Brescia maglia nera: è undicesima a livello nazionale

Oltre al malaffare legato allo smaltimento dell’immondizia spiccano i casi nel settore faunistico

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Rifiuti, cemento, reati contro la fauna. Brescia è maglia nera in Lombardia per numero di reati, persone denunciate e sequestri in questi tre ambiti. Secondo il rapporto Ecomafia 2022 di Legambiente, nel ciclo dei rifiuti (in cui le mafie hanno storicamente un ruolo decisivo, colonizzando l’intera filiera) nel Bresciano, nel 2021, ci sono stati 135 reati, 143 persone denunciate, 1 arresto e 37 sequestri relativi, in aumento rispetto al 2020. A livello nazionale, la provincia di Brescia è all’11esimo posto.Il ciclo illegale dei rifiuti contempla alcuni tra reati più pericolosi e redditizi commessi dalla criminalità ambientale. Anziché essere gestiti secondo le norme, cioè nel rispetto dell’ambiente e della salute pubblica, i rifiuti vengono trattati in maniera irregolare, causando gravi rischi per gli ecosistemi: avvelenando l’aria, contaminando le falde acquifere, inquinando i fiumi e le coltivazioni agricole. Nel ciclo illegale del cemento, che comprende costruzioni abusive, appalti truccati, opere dai costi esorbitanti, corruzione e speculazioni immobiliari con ‘carte truccate’ il Bresciano spicca con 114 reati sui 337 a livello regionale e 210 persone denunciate (0 arresti) con 9 sequestri. È un fenomeno che devasta i paesaggi, con manufatti incompiuti, villette e alberghi in aree a rischio idrogeologico, e che si lega a doppio filo alle cave fuorilegge, alla movimentazione terra e al calcestruzzo e alle imprese dei clan. Infine, sul fronte dei reati contro la fauna, con 256 reati, 179 denunciati e 217 sequestri Brescia è addirittura terza in Italia, dopo Roma e Napoli. Va detto che, secondo l’Osservatorio sulla criminalità organizzata Cross, che monitora la presenza mafiosa in Lombardia sulla base delle inchieste specificatamente dedicate al fenomeno mafioso, il Bresciano ha un indice di presenza mafiosa pari a 3 su 5, con maggiore intensità sul Garda e nell’hinterland del capoluogo.

Federica Pacella