FEDERICA PACELLA
Cronaca

Bonifica della Caffaro: primi sopralluoghi per risanare la “ferita”

Brescia, Rti ha vinto l’appalto. Il cantiere resterà aperto quattro anni Sull’ex area industriale si ipotizza di realizzare un bosco urbano

Un gruppo di ingegneri e chimici hanno chiesto di iniziare a monitorare quello che c’è nell'area ex Caffaro

Un gruppo di ingegneri e chimici hanno chiesto di iniziare a monitorare quello che c’è nell'area ex Caffaro

Brescia, 23 maggio 2024 –  Primi sopralluoghi nel sito industriale Caffaro da parte della Rti vincitrice dell’appalto, che da lunedì è formalmente nel sito. Lo ha annunciato il commissario straordinario Mauro Fasano in commissione ecologia, convocata ieri per fare il punto sull’avvio dei lavori e sulla messa in sicurezza della barriera idraulica, di cui si sta occupando A2A.

"Per ora l’azienda ci ha chiesto di poter formalmente entrare nel sito – ha spiegato Fasano – il 13 maggio ho dato l’autorizzazione e da lunedì sono nel sito. Un gruppo di ingegneri e chimici hanno chiesto, infatti, di iniziare a monitorare quello che c’è, rispetto ai sopralluoghi di un anno fa. Ho concesso volentieri di anticipare i tempi, perché è indice della buona volontà di vedere le prime azioni". Dal momento in cui sarà firmato il provvedimento di consegna del sito all’azienda, scatteranno 57 mesi di lavori, oltre 4 anni e mezzo, per le opere.

«Accompagniamo la città verso il risanamento di questa ferita così importante – ha spiegato Camilla Bianchi, assessora all’Ambiente del Comune di Brescia -. Lo faremo con una comunicazione più diretta, con assemblee nei quartieri". Tra gli strumenti adottati, anche i social. "All’interno dell’Osservatorio Caffaro è stata sviluppata l’idea di una comunicazione più immediata – sottolinea Bianchi – con un primo gruppo social sulla Caffaro".

Nel frattempo, prosegue il lavoro di A2a Ciclo idrico nell’operazione di emungimento. "Abbiamo voluto dare un servizio più completo possibile – spiega Tullio Montagnoli, ad A2A Ciclo Idrico -. Oltre alla verifica dello stato di funzionamento dei pozzi ed al controllo della portata emunta, il sistema di telecontrollo consente di monitorare, grazie a specifiche sonde on-line, parametri come Ph, conducibilità, temperatura, carbonio organico totale, carbonio organico disciolto, colore, torbidità, sostanze organiche, azoto nitrico, impronta dell’acqua".

Quanto al futuro, in commissione si è discusso della possibile realizzazione di un bosco urbano nel sito Caffaro.

"Attendiamo gli esami e quello che emergerà dopo i lavori – spiega Bianchi – ma il bosco sarà un’area di mitigazione urbana".