di Federica Pacella
Covid-19 da una sforbiciata alle multe. Nel complesso, nel 2020 i 12 capoluoghi lombardi hanno messo a bilancio, tra le entrate, 153,4 milioni di euro, contro i 223,6 milioni del 2019, oltre il 30% in meno. Poiché la maggior parte degli introiti derivano da sanzioni per la violazione del codice della strada, il calo può essere letto come conseguenza delle limitazioni alla mobilità per effetto del lockdown, che ovviamente ha ridotto le possibilità di infrangere le regole da parte dei cittadini. Sebbene la funzione primaria delle sanzioni sia soprattutto quella di scoraggiare gli illeciti, non sfugge che, nell’economia dei conti pubblici, il calo delle molte non è necessariamente una bella notizia. Per quanto la voce di multe e sanzioni non rappresenti un’entrata importante come quella delle tasse e delle imposte, ha comunque un peso importante all’interno delle casse dei Comuni.
Il “tonfo“ più grande, in valore assoluto, lo si registra nel Comune di Milano, che è anche quello che incassa di più in Lombardia, al secondo posto in Italia dopo Roma, secondo i dati elaborati da Openpolis sulla base dei bilanci di tutti i Comuni italiani. Il capoluogo lombardo è passato dai 178,5 milioni di euro del 2019 si è passati ai 121,2 del 2020. Il trend, in realtà, era già in calo anche negli anni precedenti: dal 2016 al 2020 si è registrata infatti una diminuzione del 25,62%. In regione, dopo Milano segue Brescia con poco più di 8 milioni di multe e sanzioni (erano 11,3 milioni nel 2019), e Bergamo con 5,1 milioni (erano 8,5 nel 2019). La classifica cambia quando si guardano le entrate pro-capite. Al primo posto dei capoluoghi lombardi resta sempre Milano con 86,72 euro pro-capite.
A seguire si trova Mantova con 59,62 euro di sanzioni pro-capite e Bergamo al terzo posto con 43,07. Anche in questo caso, l’anno di Covid e del lockdown ha inciso molto: nel 2019, le entrate pro-capite per multe erano 127,4 a Milano, 70,15 a Bergamo, 66,95 a Mantova. Se in valore assoluto sono i capoluoghi a registrare i numeri più elevati, quando si guarda alle entrate pro-capite i piccoli comuni battono i più grandi. In Lombardia, ai primi tre posti si trovano infatti Vellezzo Bellini, nel Pavese, con 313,53 euro di sanzioni pro-capite (poco più di 1 milione di euro per 3300 abitanti) seguito da Castegnato, nel Bresciano, dove le sanzioni sono 288,19 euro tra gli 8900 abitanti; a chiudere il “podio“ si trova Comabbio, in provincia di Varese, con 273,77 euro pro-capite. Tra i Comuni, invece, con minori entrate da sanzioni iscritte a bilancio ci sono Bubbiano (Milano), Traona (Sondrio) e Magherno (Pavia) con meno di 10 euro iscritti a bilancio. Guardando alla tipologia di multe, nel complesso le più frequenti rilevati dai dati delle forze dell’ordine sono quelle per eccesso di velocità, seguite dal mancato uso delle cinture di sicurezza e dall’utilizzo del cellulare senza auricolari o vivavoce mentre si è volante.