MILLA PRANDELLI
Cronaca

Brescia, estrema destra e antifascisti in piazza: tensioni tra manifestanti di centro sinistra e polizia

Le associazioni di centro sinistra stanno protestando contro l’“aperitivo tricolore” organizzato dal gruppo “Difendi Brescia”. Tafferugli con le forze dell’ordine in piazza della Vittoria

BRESCIA - Serata difficile quella di sabato sera in piazza della Vittoria, dove si sono registrate alcune tensione tra i manifestanti di partiti, associazioni e enti vicini al centro sinistra che lamentavano l’esecuzione dell’“Aperitivo Tricolore” da parte di “Difendi Brescia”, che raccoglie in sé membri di partiti e associazioni particolarmente vicini alla destra radicale. Entrambi gli eventi erano stati vietati venerdì da Prefettura e Questura nella modalità in cui erano stati inizialmente pianificati. Quando gli antifascisti hanno esposto uno striscione con scritto “La vera sicurezza è questa qua. Fuori i fascisti dalla città” si sono registrate alcune tensioni, dovute alla volontà da parte delle forze dell’ordine di non fare esporre quella scritta e una seconda vergata su un’altra stoffa, per motivi di ordine pubblico.

“Nel momento in cui siamo arrivati in piazza ci siamo trovati di fronte uno schieramento al di fuori di ogni ragionevole intenzione di tenere calmi gli animi. Siamo entrati in piazza pacificamente senza intenzione di fare altro che manifestare – specifica Fiorenzo Bertocchi di Rifondazione Comunista –. Quando abbiamo estratto lo striscione la polizia ha cominciato a strapparli di mano ai ragazzi che li stavano portando. Loro hanno resistito tenendolo. Ci sono stati alcuni tafferugli sia con il primo sia con un secondo cartellone. Poi una trattativa che ha calmato gli animi. Abbiamo abbandonato poi la piazza alle 18.30. nulla di grave, però stigmatizziamo la gestione della piazza stessa: provocatoria e scorretta. Questa cosa l’avevamo già ribadita. Non è accettabile che antifascisti e fascisti siano accumunati nella logica di estremismi opposti. La cosa più grave è il fatto che non c’erano ragioni di ordini pubblico per vietare il nostro presidio. Le sigle che fanno riferimento alla destra non erano in piazza. Il sospetto è che questo tipo di atteggiamento si inserisca di ciò che sta accadendo a livello nazionale nel momento in cui si sta discutendo il disegno di legge sulla sicurezza”.

"I fatti avvenuti in piazza Vittoria nel pomeriggio non fanno bene alla nostra città". Lo ha detto il sindaco di Brescia Laura Castelleti dopo gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti oggi in piazza Vittoria durante la conferenza stampa dell'Assemblea permanente antifascista. "Nei giorni scorsi - commenta Castelletti - sia la politica, sia la questura hanno fatto un lavoro importante di ascolto e cucitura, che aveva come finalità evitare inutili tensioni. Invece, nonostante il presidio autorizzato in largo Formentone, dei manifestanti non hanno rispettato l'indicazione della questura di non andare in piazza Vittoria e si sono creati alcuni momenti di tensione con le forze dell'ordine. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione ed è doveroso, come abbiamo dimostrato la scorse settimana in piazza Loggia, prendere le distanze da ideologie neofasciste, che veicolano odio e paura. Il punto, però, è che le regole vanno rispettate e le indicazioni volte a garantire la sicurezza di tutti vanno seguite, soprattutto quando si ricoprono ruoli pubblici" ha spiegato Castelletti.

Intanto in via Benedetto Croce l’aperitivo, inizialmente organizzato in Piazza Loggia, si è svolto senza problemi nella sede di “Brescia ai Bresciani”, che fa parte di “Difendi Brescia” e si trova in via Benedetto Croce. “Abbiamo deciso di spostarlo da piazza Vittoria – spiega il portavoce di “Difendi Brescia” Alessandro Luci – per non cadere nelle provocazioni di una certa parte politica. Non volevamo finire nello scontro ideologico ma fare emergere i problemi della città, facendone vivere gli spazi, non lasciandole alla merce del degrado e della violenza”.