
"Ancora molte incertezze. La crescita sarà timida"
"Il buon andamento registrato nei primi cinque mesi del 2023 ha influito positivamente".
Mario Maiocchi, direttore del centro studi Confimprese, cos’è successo nella seconda parte dell’anno?
"Gli ultimi mesi sono stati contrassegnati da una flessione generale dei consumi".
Anche a Natale?
"A dicembre la Lombardia ha registrato un debole +0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: non è riuscita ad approfittare del periodo natalizio, anzi ha perso rispetto a novembre (+2,3%)".
Perché visto che l’inflazione è scesa?
"Tra i fattori che hanno inciso sulla flessione vi è il lungo ponte dell’8 dicembre che ha spinto i lombardi fuori città. Analogamente anche il calendario natalizio non è stato favorevole".
I dati territoriali cosa dicono?
"Anche Milano ha chiuso dicembre con una variazione negativa dello -0,7%. E si è registrato un trend negativo nelle altre principali province lombarde: le numerose attrattive culturali e turistiche non sono state sufficienti ad attirare un turismo sempre più mordi e fuggi".
Nel bilancio annuale i numeri sono migliori.
"Sì, tutte le province sono ben oltre la media nazionale del Paese. Bergamo è stata la migliore (+13,2%) e sono andati bene in questo caso i territori con più attrattività turistica: Como +13,1%, Mantova +9,4%, Pavia +9,2%. Quanto a Milano si mantiene su un +5,8%, frutto non solo del turismo straniero ma anche della clientela business"
Quali sono le prospettive dell’anno appena iniziato?
"C’è cauto ottimismo. L’evoluzione dei consumi dipenderà molto dalla crisi di Suez che sta mettendo a dura prova il commercio sul fronte importazioni materie prime e prodotti e dagli altri fronti di guerra. Tuttavia, salvo eventi straordinari negativi e se inflazione e tassi d’interesse dovessero continuare a scendere, prevediamo una crescita contenuta dei consumi intorno all’1%". L.B.