Amianto, degrado e spaccio La rigenerazione è possibile

Migration

Più di 8,5mila metri quadri di coperture contenenti amianto all’ex Baribbi di San Polo, occupazioni abusive con episodi di spaccio e prostituzione all’ex Ideal Standard di via Milano. Sono queste le criticità, presentate rispettivamente dalle proprietà (Alba Leasing e Idea Srl), dei due complessi immobiliari che potrebbero essere demoliti in tempi più brevi del previsto. Tutto dipenderà dalla scelta del Consiglio comunale di dare il via libera alla dichiarazione di pubblica utilità della rigenerazione degli immobili. In base alla legge regionale 18 e alla delibera comunale del 4 luglio, i privati avrebbero un incentivo (maggiore volumetria spendibile in altre aree della città) a demolire gli immobili in questione entro un anno dal via libera del Consiglio comunale. In alternativa, la legge regionale dà tempo 3 anni, dopo i quali il Comune può intervenire in via sostitutiva, rivalendosi poi sui privati delle spese. Il passaggio amministrativo, illustrato in commissione dall’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni, avrà un impatto importante sul tessuto urbano e sociale. All’ex Ideal Standard, non si contano più gli sgomberi fatti dalla Polizia locale, ma puntualmente vanificati dal rientro degli occupanti abusivi tra le mura dell’ex palazzina degli uffici, resa per altro inagibile dopo l’incendio di maggio. "Il Comune – ricorda il sindaco Emilio Del Bono – aveva già attivato l’iter per l’ordinanza demolitiva. A questo punto vedremo come procederanno i due percorsi". All’ex Baribbi, la problematica principale è data dalla presenza di più di 8500 mq di coperture ondulate contenenti amianto: per ora sono compatte, ma se si verificasse qualche evento meteorologico importante, si creerebbe una situazione di rischio per ambiente e salute. Al suo posto, dovrebbe sorgere un nuovo comparto polifunzionale, comprensivo di Rsa. "Stiamo dando gambe ad una rigenerazione che passa tramite la demolizione", conclude Del Bono.

Federica Pacella