Brescia, contro l'Alzheimer arriva la teleriabilitazione

Costante monitoraggio a distanza nel decorso delle demenza. Il progetto dellIstituto Centro San Giovanni Di Dio Fatebenefratelli

Alzheimer (foto d'archivio)

Alzheimer (foto d'archivio)

Brescia, 21 settembre 2020 - Seguire i malati di Alzheimer anche a distanza grazie alla teleriabilitazione. Questa la scommessa (vinta) dell'IRCCS Istituto Centro San Giovanni Di Dio Fatebenefratelli di Brescia che annuncia il progetto in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer che si celebra oggi.

Durante la pandemia, il Centro ha voluto cercare una soluzione alternativa per garantire ai pazienti un costante monitoraggio nel decorso delle demenza. E' nato cosi' il progetto di teleriabilitazione, ovvero la riabilitazione delle funzioni cognitive deficitarie nel paziente affetto da Alzheimer, mediante un supporto tecnologico (uno speciale tablet) ed esercizi mirati a mantenere attiva costantemente la memoria. "Grazie ai finanziamenti del Ministero della Salute abbiamo acquistato nuovi strumenti digitali che ci consentono di continuare a seguire i nostri pazienti anche a distanza, attivando un protocollo di teleriabilitazione. In tal modo siamo in grado di assicurare la continuita' della cura nello spazio (ospedale-casa) e nel tempo (dopo le dimissioni e intensificando le prestazioni a domicilio). Al paziente viene fornito un tablet e mediante uno speciale software puo' esercitare le proprie abilita' cognitive, come la memoria e l'attenzione, con esercizi ad hoc creati in base al suo deficit. Noi monitoriamo a distanza il decorso e possiamo intervenire in ogni momento, assicurando cosi' al paziente il nostro supporto clinico", spiega Maria Cotelli, responsabile dell'unita' di neuropsicologia al Fatebenefratelli.

"Nel periodo emergenziale dovuto a Covid19 i nostri pazienti hanno subito una brusca interruzione assistenziale a livello diagnostico-riabilitativo e di trattamento farmacologico", commenta Giuliano Binetti, responsabile del Centro per la Memoria (MAC). "Questo ci ha spinto - sottolinea - ad accelerare il processo di immissione nella pratica clinica di procedure, gia' validate in ambito di ricerca, basate sulla valutazione clinica e riabilitazione dei nostri pazienti a distanza". Il monitoraggio, la riabilitazione e le visite a distanza "devono divenire la prassi per il nostro Centro per la Memoria per garantire continuita' assistenziale non solo in caso di emergenza ma anche e soprattutto per garantire il nostro servizio a quella quota di pazienti che per vari motivi, impossibilita' di abbandonare il proprio domicilio, gravi malattie invalidanti, distanze geografiche, assenza di caregiver etc, presentano difficolta' nella frequentazione del Centro per la Memoria. Grazie ai supporti tecnologici che abbiamo in dotazione e' possibile, per le varie professionalita' presenti nel Centro per la Memoria, svolgere il loro compito in remoto. Medici, psicologi ed infermieri possono valutare e monitorare i pazienti a distanza, con dei protocolli ben definiti e validati scientificamente. I nostri tecnici della riabilitazione cognitiva e fisica possono lavorare a distanza con un singolo paziente o un gruppo di pazienti. Questo consente, inoltre, di poter entrare facilmente in contatto e coinvolgere maggiormente le famiglie, non costrette a spostamenti forzati per accompagnare i pazienti in ospedale o ambulatori, con l'obiettivo di rafforzare e consolidare il supporto e l'assistenza che offrono quotidianamente ai propri cari", conclude Binetti.