Accoltellato e ucciso Si indaga sul litigio finito nel sangue

Alfonso Kola, 33 anni, albanese residente nella frazione di Calcinatello ha perso la vita nonostante i tentativi di salvataggio. In carcere un connazionale.

di Milla Prandelli

CALCINATO (Brescia)

Una ferocia inaudita, scatenata dalla rabbia e forse da motivi legati a denaro e affari. A farne le spese è stato Alfonso Kola, 33 anni, albanese residente in zona, che ha litigato col connazionale Perit Gega, di 52 anni. Tutto è accaduto attorno alle 18.30 di mercoledì 31 maggio, quando Kola e Gega hanno cominciato a discutere animatamente. Si trovavano in centro a Calcinatello, frazione di Calcinato. I fatti sono accaduti in via Santa Maria, di fronte al bar Leonessal e di fronte a una ricevitoria tabaccheria. I due stavano discutendo in piazza quando Gega ha estratto una lama e ha cominciato a infierire sul 33enne. Alfonso Kola è stato colpito più volte, fino che è caduto a terra. Intanto il suo assalitore è scomparso, abbandonando il coltello, poi recuperato dai carabinieri e posto sotto sequestro. Perit Gega, nonostante il tentativo di fuga, è stato fermato a tempo di record dai carabinieri della compagnia di Desenzano e da quelli di Brescia. Capire i motivi di quanto accaduto non è semplice, anche perché la discussione è avvenuta in lingua albanese. Perit Gega in zona era molto conosciuto e un assiduo frequentatore del bar. Lo straniero, che a Calcinatello veniva chiamato Fonzie, è prima entrato nel bar, ha bevuto un caffè e un bicchiere d’acqua, poi all’esterno ha incontrato Kola iniziando una schermaglia durata diversi minuti. Quando lo ha ferito è fuggito e si è nascosto in piazza Europa, tra le auto. È lì che i carabinieri lo hanno ammanettato. La sua casa è attualmente posta sotto sequestro e durante la giornata di ieri è stata analizzata dagli esperti dei carabinieri della scientifica, che forse si sono fatti un’idea di ciò che ha scatenato la follia di Fonzie. Anche l’area di fronte al Leonessa è stata passata al setaccio dai carabinieri che hanno anche analizzato le tracce ematiche rimaste sull’asfalto. Per Kola non vi è stato nulla da fare. Nella notte tra mercoledì e giovedì, nonostante tutti gli sforzi fatti da medici e infermieri, il suo cuore si è fermato. Ora le indagini continueranno per capire quale sia il movente, se la lite sia sfociata per caso oppure se sia stata pianificata. Nelle tasche, infatti, il più anziano aveva un coltello con una lama lunga almeno cinque centimetri. Abbastanza per uccidere.