REDAZIONE BRESCIA

Abusi sessuali su un’infermiera: primario dell’ospedale di Chiari condannato a un anno e mezzo

Il medico è stato invece assolto dalle accuse di un’altra donna. Il tribunale, in questo caso, ha restituito gli atti alla Procura perché indaghi la donna per calunnia

Primario condannato per abusi sessuali su un'infermiera (foto d’archivio)

Primario condannato per abusi sessuali su un'infermiera (foto d’archivio)

Chiari (Brrescia) , 13 marzo 2025 - Un primario  dell'ospedale di Chiari, nel Bresciano, è stato condannato a un anno e mezzo con pena sospesa per gli abusi sessuali denunciati da una infermiera, risalenti al 2020.

Secondo l'accusa, il medico aveva molestato l'infermiera e aveva tentato di baciarla contro la sua volontà. Il professionista era stato denunciato dall’infermiera - poi trasferita in altro presidio della Asst - che aveva riferito di telefonate e messaggi sgraditi, inviti a cena sempre rifiutati, apprezzamenti molesti e in qualche occasione palpeggiamenti tra il 2019 e il 2020.

In aula il primario aveva dato la sua versione, negando le accuse. Dopo un primo periodo senza problemi, aveva riferito di una tensione crescente con l’infermiera in questione, la quale a suo dire gli avrebbe “montato“ contro i medici del reparto, desiderosi di stare di più in sala operatoria, arrivando a modificare le liste degli interventi: "Mi ero fatto l’idea che lei volesse liste di pazienti più leggere per diminuire il carico di lavoro, ma per me è prassi spingere, i pazienti sono tanti. Credo mi abbia denunciato per ritorsione dopo essere stata trasferita".

Il medico è stato invece assolto dalle accuse mosse da un’altra collega con la quale aveva avuto una relazione. Il tribunale con riferimento a questo capo di imputazione, ha restituito gli atti alla Procura perché indaghi la donna per calunnia.