Comun Nuovo: sciopero allo stabilimento Heineken

I lavoratori hanno incrociato le braccia per otto ore. Mobilitazione per l’annuncio di una nuova terziarizzazione, i sindacati: “Relazioni con l’azienda al minimo”

Il presidio davanti allo stabilimento

Il presidio davanti allo stabilimento

I lavoratori dello stabilimento Heineken di Comun Nuovo, nella Bassa Bergamasca, incrociano le braccia. È stato proclamato per oggi, giovedì 2 marzo, uno sciopero di otto ore dalle organizzazioni sindacali Uila Uil, Fai Cisl e Flai Cgil a seguito delle assemblee dei lavoratori che si svolte la settimana scorsa in seguito alle quali veniva aperto lo stato di agitazione sindacale.

Le ragioni della protesta

A fronte della comunicazione dellʼazienda di procedere con una nuova terziarizzazione, che riguarda il magazzino generale, e della mancata condivisione con la Rsu di alcune importanti scelte aziendali, le relazioni sindacali sono ridotte ai minimi storici.

"Riteniamo preoccupante questa ulteriore terziarizzazione che oltre a mettere a rischio quellʼimportante patrimonio di professionalità costruito negli anni, aumenta i rischi in materia di sicurezza sul lavoro”, affermano Rossella Valente, Gianluigi Bramaschi e Mauro Rossi, Segretari Territoriali di Uila Uil, Fai Cisl e Flai Cgil.

Il nodo relazioni sindacali

Per la storia e lʼimportanza di questo sito produttivo, che costituisce il birrificio più grande in Italia, rilanciano i rappresentanti dei lavoratori “riteniamo inaccettabili le modalità con le quali lʼazienda sta gestendo le relazioni sindacali”.

Lo sciopero ha visto una partecipazione molto ampia dei lavoratori, tanto da bloccare la produzione all’interno della struttura. Lo stato di agitazione del sito di Comun Nuovo non verrà accantonato, dicono i sindacati, fino a quanto non verrà ripristinata la necessaria comunicazione e per ribadire la contrarietà alla terziarizzazione.

La replica dell’azienda

L’azienda, in una nota diffusa in risposta alla mobilitazione dei lavoratori, si dice “sorpresa” dell’iniziativa. “Questa decisione – si legge nel comunicato – arriva nonostante un dialogo continuativo con i sindacati che va avanti da novembre 2022, in continuità con lo spirito di trasparenza che da sempre contraddistingue le relazioni industriali di Heineken Italia”.

Per quanto riguarda la terziarizzazione dall’azienda si dicono convinti che la questione “non avrà nessun impatto sull’occupazione”. E, “tanto meno sulla sicurezza, che è una priorità assoluta nei nostri birrifici”.

Nella speranza di trovare una soluzione positiva “per tutte le parti coinvolte” l’azienda ha chiesto di aprire “un tavolo tecnico con i sindacati per chiarire tutti gli aspetti” riguardanti la terziarizzazione