Martinengo, Diapath cresce ancora e si allarga: "Sede per efficienza e benessere"

Nella Bergamasca nuovo headquarter e sito produttivo per la società biomedicale in continua espansione

La società biomedicale di Martinengo cresce ancora: investimento sulla sede

La società biomedicale di Martinengo cresce ancora: investimento sulla sede

Martinengo (Bergamo) – La Diapath di Martinengo – specializzata nella produzione di strumenti e reagenti per l’anatomia patologica – amplia la sede originaria realizzando il nuovo quartier generale, sempre a Martinengo, e investendo 8,5 milioni di euro. È la conseguenza della crescita costante negli ultimi anni sul piano internazionale, con presenza consolidata sul fronte export, mediante filiali dirette in Francia Germania, Olanda, Slovenia e Croazia e una consistente rete di distribuzione in novanta Paesi del mondo. Mentre nella sede storica (mille metri quadrati) sono attivi soprattutto uffici, in quella nuova (1.600 mq già operativi), spazi a laboratori di ultima generazione, ovvero alla eccellenza diagnostica. Nell’azienda – fondata nel 1997 da Vladimiro Bergamini e il cui fatturato 2023 è stato di 35 milioni di euro – sono attivi 155 dipendenti.

L’ampliamento , realizzato nella sede storica, deriva dalla scelta "di un ulteriore sito produttivo nonché del nuovo polo logistico e della nuova area headquarter", sottolinea il presidente Bergamini, precisando che il progetto è basato su due linee guida principali: una dedicata allo spazio per innovazione e ricerca, l’altra alla rivisitazione degli ambienti. Lo scopo – segnala Alessandra Bergamini, membro del Cda dell’azienda – è di far crescere "socializzazione e collaborazione dentro l’azienda". Se, dice Federica Bergamini, Service and marketing manager, "è fondamentale per la società la coniugazione fra benessere ed efficienza, nondimeno resta importante l’obiettivo di azienda smart ecosostenibile e digitalizzata: puntare su talenti e competenze professionali".

Tra le forze di eccellenza della Diapath c’è la Innovation District, punto di connessione – ricorda Carmelo Lupo, responsabile Innovation – "fra efficienza accademica ed esperienza industriale". Va segnalato che l’azienda vanta già 19 brevetti e 7 marchi registrati ed è partner di un progetto guidato dall’Università di Bergamo e dedicato a sviluppi di metodi diagnostici e di terapie fondati sulla intelligenza artificiale.