Zorzi un podio che vale oro. Ma la stagione è stata deludente

L’atleta dello Sc Radici Group si consola parzialmente dopo una Coppa del Mondo avara di soddisfazioni.

Zorzi un podio che vale oro. Ma la stagione è stata deludente

Zorzi un podio che vale oro. Ma la stagione è stata deludente

La tradizione bergamasca si conferma anche quest’anno nello skicross maschile che ha assegnato sulla pista della Ski Area Costabella di Passo San Pellegrino (Tn) il titolo italiano. Dopo la medaglia di bronzo di Federico Tomasoni nel 2022, è arrivato un altro terzo posto ad opera di Edoardo Zorzi nella gara vinta per la prima volta da Yanick Gunsch (al primo centro dopo cinque presenze sul podio, ma mai sul gradino più alto).

Il ventisettenne della Val Venosta, tesserato per l’ASV Prad Raiffeisen Werbering, ha preceduto nella big final l’altro altoatesino Dominik Zuech (Sci Club Drusciè), mentre Zorzi ha avuto il merito di tagliare il traguardo con lo stesso tempo del favorito Simone Deromedis, costretto ad accontentarsi di un piazzamento che invece esalta la prestazione del ventisettenne portacolori dello Sci Club Radici Group.

Zorzi è riuscito così a chiudere con uno squillo una stagione andata al di sotto delle aspettative, che lo ha visto in Coppa del mondo finire a punti solamente in tre occasioni. La gemma del decimo posto ottenuto a St. Moritz nella gara di fine gennaio dove si è spinto fino ai quarti di finale, non ha purtroppo trovato seguito negli altri appuntamenti. Eccezion fatta per il ventesimo a Val Thorens e il trentesimo sulla pista georgiana di Bakuriani, sono arrivate solamente eliminazioni nelle qualificazioni, per un totale di quattordici. Così è stato difficile farsi largo nella formazione diretta da capitan Bartolomeo Pala, che già annovera atleti di livello internazionale con i già citati Deromedis (campione del mondo in carica), Gunsch e Zuech, oltre al conterraneo Tomasoni, che viceversa ha trovato una discreta regolarità sul circuito dio coppa, concluso al diciassettesimo posto nella classifica generale, figlia soprattutto di un quinto posto conseguito nella località svizzera di Arosa e di un settimo posto, arrivato nell’austriaca Reiteralm.

In campo femminile lo scudetto porta la firma delle atlete trentine, con Andrea Chesi (Sporting Club Madonna di Campiglio AD) davanti a Nathalie Bernard (Ski Team Fassa ASD) e Desi Rizzoli (Ski Team Cavalese ASD).

Era assente la livignasca Jole Galli, detentrice del titolo e migliore freccia all’arco della nostra squadra femminile in Coppa del mondo, costretta a saltare l’intera stagione di competizione per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e ormai prossima al rientro.

Silvio De Sanctis