
A sinistra, Massimo Bossetti, a destra, la moglie Marita Comi
Bergamo, 10 maggio 2015 - La difesa di Massimo Giuseppe Bossetti si prepara alla Corte d’Assise che inizierà il 3 luglio. E tre nuovi esperti entreranno nel suo già folto pool di consulenti. Intanto è polemica sui “passaggi” televisivi. Le immagini integrali dell’arresto di Bossetti. I suoi colloqui in carcere con la moglie Marita Comi. Quella di Marita Comi, portata dall’avvocato Claudio Salvagni, è una voce amareggiata: «I colloqui sono gli unici momenti, gli unici brandelli di intimità che ci sono rimasti. Vedere trasmesse le immagini in televisione fa male. Già è pesante sentire le nostre voci. Vedermi vicino a mio marito è davvero troppo».
Uno sfogo che non intacca la convinzione della moglie del muratore di Mapello: «La mia fiducia in Massimo è più forte che mai. Ho avuto dei dubbi, umanamente, non lo nego. Anche perché avevo davanti tutte le sicurezze assolute dell’accusa, come quella sui passaggi del furgone. Per questo ho voluto fargli delle domande precise. Non ho voluto fare soltanto un atto di fede nell’uomo con cui ho condiviso una vita. Mi sono posta dei dubbi anche a tutela dei miei figli. Gli ho parlato guardandolo negli occhi. E gli ho creduto. Oggi gli credo ancora di più, dopo avere visto le carte processuali che mi ha passato la difesa». «Sono stati resi noti - dice l’avvocato Benedetto Maria Bonomo, che assiste la madre e la sorella di Bossetti - particolari che poco avevano a vedere con gli aspetti più squisitamente giudiziari e processuali e rientravano invece in una sfera personale. Il rischio è che si ricada, certo involontariamente, in quello che una volta si chiamava pubblico ludibrio. In altri termini, la gogna».
di G.Mor.