MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Vittime della pandemia Inaugurato dopo due anni il “Bosco della memoria”

Bergamo, domani l’evento in occasione della terza giornata nazionale per non dimenticare le vittime del Covid. Presente il ministro Crosetto.

Vittime della pandemia Inaugurato dopo due anni il “Bosco della memoria”

di Michele Andreucci

Un progetto che coniuga la memoria per le persone scomparse e la vita che nasce e cresce con il crescere degli alberi. Dopo lunghi lavori e la prima piantumazione nel 2021 alla presenza dell’allora premier Mario Draghi, verrà inaugurato domani, in occasione della terza Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, il Bosco della memoria, il “monumento vivo“ realizzato all’interno del Parco della Trucca che ospita 800 alberi e 8mila narcisi. Alla cerimonia d’inaugurazione sarà presente il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per sottolineare l’aiuto concreto che l’Esercito ha prestato al capoluogo in occasione dell’emergenza dovuta alla pandemia. Il Bosco della memoria - progettato dall’architetto Paola Cavallini dello studio di architettura A+C di Parma e dall’agronomo Roberto Reggiani, direttore dell’Azienda Sperimentale Stuard di Parma, e realizzato dal Comune di Bergamo e dall’Associazione Comuni Virtuosi anche grazie al crowdfunding - si compone di 800 alberi: 130 alberi da frutta, 70 da bosco, 90 piccoli alberi e oltre 600 arbusti. Nelle scorse settimane, inoltre, l’amministrazione comunale ha provveduto a far mettere a dimora 8mila bulbi di narcisi. L’artista Paolo Fresu suonerà come nel 2021.

"L’idea di fondo - sottolinea il sindaco Giorgio Gori - è che, da subito, l’opera non venga percepita come un luogo statico o semplicemente un memoriale. È stata pensata invece come un monumento che respira, che vive, e che vuole favorire la possibilità d’incontro, ricordo e memoria coniugati allo stare insieme come comunità. Il progetto, nel corso dei mesi, si è caricato di un’altra responsabilità importante, fare in modo cioè che anche fra 20-30 anni le persone che passeranno dal Bosco possano avere contezza di quanto accaduto nei primi mesi del 2020 nella Bergamasca. Per questo si è aggiunta una funzione ‘museale’, esplicativa e narrativa di quanto accaduto a Bergamo in quei drammatici mesi". Il “disegno“ del Bosco si distende attraverso diverse “isole“, dei cerchi alberati congiunti da camminamenti interni, punteggiati da sedute e illuminazioni. All’interno di ogni “isola“ si trova un totem che racconta l’essenza del luogo, mentre al centro del memoriale è presente un’arena che porta incisi gli oltre 400 nomi di persone e associazioni che hanno partecipato alla raccolta fondi avviata nel 2021.