Condannato a 18 anni per violenza sessuale sulla figlia minorenne dell’allora convivente. È la sentenza letta nella tarda mattinata di ieri in tribunale a Lecco dal giudice Bianca Maria Bianchi. I fatti risalgono al periodo tra il 2018 e il 2021, quando il 46enne, originario del Perù, residente nell’hinterland del capoluogo avrebbe abusato di una ragazza all’epoca minorenne, figlia della convivente. L’uomo avrebbe abusato della ragazzina che trovò il coraggio di raccontare tutto alla madre che presentò la denuncia. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecco, portò ad approfondire gli episodi, venne eseguita una perizia e chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per il 46enne, che nel frattempo è stato allontanato dalla convivente. Nell’incidente probatorio vennero ricostruiti i diversi episodi e le accuse nei confronti del 46enne con la ragazzina che confermò i tre anni da incubo. Durante il processo l’imputato difeso dall’avvocato Massimiliano Vivenzio, ha respinto le accuse. La ragazza si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Richard Martini. Al termine della requisitoria il Pm Chiara Di Francesco ha chiesto la condanna a 13 anni, mentre la difesa l’assoluzione. La parte civile ha chiesto un risarcimento di 250mila euro. Ieri il giudice Bianca Maria Bianchi, presidente del collegio con a latere Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi, ha letto la sentenza con la condanna 18 anni del 46enne e un risarcimento di 250mila euro. A.Pa.
CronacaViolenza su una minorenne. Condannato a diciotto anni