
di Michele Andreucci
È la Val Seriana, caratterizzata da un pesante deficit strutturale, la zona della Bergamasca che necessita delle maggiori migliorie sulla viabilità. È quanto emerge dalle osservazioni presentate dai Comuni orobici al Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), prossimo all’approvazione, sottolineando come esistano nodi viabilistici importanti da sciogliere che, ogni giorno, provocano pesanti disagi alla circolazione.
La Comunità Val Seriana ha avanzato alla Provincia la richiesta di una "progettazione preliminare del potenziamento della provinciale ex statale 671 della Val Seriana, attraverso la realizzazione di una viabilità a quattro corsie di marcia almeno sino ad Albino", con la conferma del collegamento intervallivo (Passo della Manina) tra Val Seriana e Val di Scalve nei comuni di Valbondione e Vilminore; il miglioramento degli innesti tra la provinciale ex statale 671 e la statale 42 a Seriate, nonché tra la provinciale ex statale 671 e la provinciale 35 Dir a Nembro e ancora tra la provinciale ex statale 671 e la provinciale 35 ad Albino. Sempre in Val Seriana, Fino del Monte, Rovetta, Onore, Songavazzo e Cerete hanno chiesto una nuova rotatoria all’incrocio tra la provinciale ex statale 671 e la provinciale 56 bis, che costituisce l’accesso stradale anche per Onore, Songavazzo e Cerete, e un nuovo svincolo che diparta dalla stessa rotatoria di previsione sulla provinciale ex statale 671, al fine di bypassare il centro storico di Rovetta.
Spostandosi in Val Cavallina, Gorlago ha proposto la realizzazione di un’infrastruttura che colleghi lo svincolo 3 della statale 42, all’altezza delle uscite esistenti per Trescore Balneario e Gorlago, in quanto "costituirebbe - si legge nell’osservazione - un importante collegamento tra la Val Cavallina e i principali percorsi est-ovest e in particolare verso est, per consentire agli automezzi di raggiungere il casello di Grumello del Monte senza passare dai centri abitati".
E veniamo alla Pianura. Per Dalmine il Ptcp deve contenere "la previsione del tratto di collegamento tra lo svincolo di Treviolo e la via Papa Pio XII e via Buttaro ricadente nei territori di Dalmine e Treviolo, sollecitandone progettazione e realizzazione".
Stesso discorso per la connessione, detta “By pass Est”, tra la provinciale 525 e lo svincolo di Treviolo sulla ex statale 470 dir.
Arrivando infine in zona lago d’Iseo, il Comune di Castelli Calepio chiede che sia inserito nel Ptcp "il tracciato della nuova bretella stradale da realizzarsi in territorio di Castelli Calepio, a collegamento della provinciale 91-provinciale 84".
Anche per quanto riguarda la viabilità ciclopedonale, i Comuni bergamaschi hanno messo nero su bianco le loro richieste. Ed è stata ancora la Val Seriana ad avanzarne il maggior numero. Gorno ha chiesto di "integrare le previsioni dei percorsi della mobilità ciclabile classificando il percorso lungo la Valle del Riso nella rete portante e individuando un collegamento intervallivo attraverso il colle di Zambla verso la Val Brembana".
In Val Cavallina, invece, Casazza e Trescore hanno richiesto l’introduzione nel Ptcp "del tratto bergamasco della pista ciclabile Monaco-Milano" e l’inserimento della previsione "del tracciato ciclo pedonale di collegamento tra i laghi d’Iseo (Riva di Solto) e di Endine (Piangaiano) attraverso la collina di Solto".
Bagnatica e Seriate, infine, chiedono che sia previsto il tracciato ciclopedonale tra il Monte Tomenone e il costituendo Plis con il Parco del Serio, che a sua volta si connette con il percorso “La via dei Castelli”, per la realizzazione dei tratti mancanti.