FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Verdello in lacrime per Gabriele. Il padre: "Era pieno di energia"

Il magistrato ha disposto l’autopsia per il diciassettenne ricoverato un mese e mezzo nel reparto di Terapia intensiva.

Una novantina tra medici e infermieri sono indagati per la morte del 17enne

Bergamo - Sono una novantina, tra medici e infermieri di vari reparti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, gli indagati nel fascicolo aperto dalla Procura con l’ipotesi di omicidio colposo, per chiarire la morte di Gabriele Marletta, un 17enne di Verdello, ricoverato all’ospedale dove è rimasto per un mese e mezzo nel reparto di Terapia intensiva. Fino al 31 gennaio, giorno in cui il suo cuore ha cessato di battere. L’apertura del fascicolo è un atto dovuto per poter far svolgere l’autopsia che è stata programmata per giovedì. Dall’accertamento si potranno avere informazioni sulle cause del decesso dello studente di scienze applicate con la passione della musica. In un primo momento l’autopsia era stata fissata per il 1° febbraio, ma è slittata a giovedì. Gabriele si era sentito male sotto gli occhi dei compagni dell’Isis Einaudi di Dalmine, nell’area adibita alle attività sportive dell’oratorio di Dalmine, mentre stava correndo durante l’ora di scienze motorie insieme ai suoi compagni di quarta liceo. La sua insegnante gli aveva praticato il massaggio cardiaco, poi erano intervenuti due medici del vicino Presidio territoriale che avevano usato il defibrillatore.

Trasportato d’urgenza al Papa Giovanni XXIII, è stato ricoverato in Terapia intensiva, dove è stato accudito dai familiari: il papà Giuseppe, la mamma Gloria, insegnante a Zingonia e la sorella più piccola, che frequenta la seconda nello stesso istituto di Dalmine. Uno studente modello, Gabriele: "Il giorno prima del malore aveva festeggiato un 10 in matematica – aveva ricordato il papà –. Andava bene a scuola e ha sempre avuto la passione per la musica, era prima tromba nella banda del paese e suonava anche la chitarra elettrica. Il suo maestro gli diceva che con il suo talento avrebbe dovuto frequentare il liceo musicale, ma lui voleva diventare un ingegnere e aveva scelto il liceo scientifico Einaudi, scienze applicate". Sotto choc l’intero paese dove in tanti si ricordano quando, durante le seconda ondata Covid e il secondo lockdown, Gabriele con la sua tromba aveva accompagnato le celebrazioni comunali.