Vendevano documenti agli stranieri per i rinnovi. Acquistate undici case

Negli ultimi dodici anni, il trentaseienne egiziano Mohamed Taher Ahmed Elgamal ha dichiar...

Negli ultimi dodici anni, il trentaseienne egiziano Mohamed Taher Ahmed Elgamal ha dichiarato 152.233,87 euro, con una media di 12.686,15 euro all’anno. Tradotto: 1.057,17 euro lordi al mese, ben al di sotto della soglia di povertà, fissata dall’Istat a 1.684,55 euro al mese per una famiglia di cinque persone. Trascurabile il contributo della moglie ventottenne Abdelaal Reda Neama Ali, che ha dichiarato solo 800 euro nel 2020. Domanda: come ha fatto la coppia a comprare tra il 25 luglio 2018 e il 30 gennaio 2023 undici abitazioni e un box a Pioltello e altri tre appartamenti in provincia di Sondrio (tra Teglio e Tresivio), spendendo 474.065 euro? La risposta arriva dall’indagine degli investigatori della Divisione anticrimine e della Squadra mobile, che hanno arrestato lui e affibbiato a lei l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip Guido Salvini: i coniugi avrebbero messo in piedi un lucroso "mercato" dei documenti richiesti ai cittadini extracomunitari per poter restare nel nostro Paese, con un tariffario che andava da un minimo di 600 euro a un massimo di mille. Gli accertamenti sono scattati quando è stato intercettato un flusso anomalo di dichiarazioni di ospitalità e iscrizioni anagrafiche per richiedenti asilo. Le conferme dalle intercettazioni. Costo? "Una cifra di 700-800 euro... Vieni a Sondrio e te la faccio a 600 euro". Un meccanismo collaudato, se è vero che Elgamal e consorte hanno presentato tra il giugno 2020 e l’aprile sorso 129 dichiarazioni di ospitalità e 7 iscrizioni anagrafiche: di queste, almeno 40 fittizie (con 16 rinnovi di permesso ottenuti con l’inganno). Nicola Palma