
Ha scelto la sua "vittima" a caso. Ha sorpreso una ventiduenne alle spalle. Poi le ha messo al collo...
Ha scelto la sua "vittima" a caso. Ha sorpreso una ventiduenne alle spalle. Poi le ha messo al collo il laccio di una felpa nel tentativo di strangolarla. L’episodio lunedì mattina in città, nella zona della stazione. Tutto in pochi minuti: una trentaseienne, S.P. italiana, si è avvicinata alla ragazza, una studentessa universitaria, l’ha afferrata alle spalle e con il laccio della felpa ha tentato di strangolarla. La giovane non ha avuto il tempo di divincolarsi anche perché il laccio le impediva di respirare, ma non si è data per vinta. Ha avuto la prontezza di buttarsi sulla carreggiata attirando l’attenzione degli automobilisti. Alcuni passanti si sono fermati per aiutarla mentre la trentaseienne si è data alla fuga, ma è stata rintracciata poco dopo. Immediati anche i soccorsi: la studentessa aggredita sotto choc è stata trasferita al Pronto soccorso dell’Humanitas Gavazzeni dove è stata medicata: Per lei una prognosi di sette giorni.
La fuggitiva è stata rintracciata poco dopo da una Volante che l’ha individuata grazie a una dettagliata descrizione dei testimoni e della vittima: quando è stata fermata era in stato confusionale e dagli accertamenti è emerso che sarebbe la responsabile di altre due aggressioni simili, avvenute il 26 febbraio e il 16 maggio. Le forze dell’ordine hanno infatti rintracciato due denunce a carico di una donna ignota e avrebbero collegato gli episodi alla trentaseienne. Ieri mattina l’arrestata è comparsa davanti al giudice, al quale ha spiegato il motivo del suo gesto: ha detto di sentirsi soffocata da un laccio metaforico al collo, dovuto ad un rapporto di amore-odio con un’amica, così ha pensato di far provare la stessa sensazione anche a qualcun altro. Discorsi sconnessi che hanno indotto il giudice a disporre una perizia psichiatrica nei confronti dell’arrestata che è stata portata in carcere, dove sarà sottoposta a una prima visita psichiatrica. F.D.