
di Michele Andreucci
Il futuro è ancora tutto da delineare. Ma la riqualificazione dell’ex linificio canapificio nazionale di Fara Gera d’Adda, inattivo dalla fine del 2000, uno dei massimi esempi industriali della Bergamasca, non è più un miraggio e un sogno. Al termine della seduta dell’ultimo consiglio comunale, infatti, l’Amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Assanelli ha proposto di effettuare un concorso di idee per la rigenerazione urbana dell’edificio, concorso che la stessa proprietà, cioè il Gruppo Marzotto, si è dichiarata disposta a sostenere. L’amministrazione comunale ha inserito il complesso produttivo fra gli ambiti di rigenerazione urbana a cui applicare la relativa legge regionale. Ciò significa che l’intervento di riqualificazione potrà beneficiare dei vantaggi previsti per i privati che intendono rigenerare delle aree, come appunto ex stabilimenti inutilizzati da tempo (la legge stabilisce da almeno cinque anni).
Il consiglio comunale di Fara Gera d’Adda ha approvato che a favore della proprietà dell’ex linificio canapificio nazionale, che si estende su una superficie di 84mila metri quadrati, venga concesso, a patto ovviamente che proceda alla rigenerazione urbana, uno sconto del contributo di costruzione, vale a dire i vari oneri, del 50% e successivamente un aumento della volumetria del 15%. Il primo cittadino Raffaele Assanelli, per seguirne l’evoluzione, si è affidato ad alcuni consulenti, composto da professionisti del territorio in ambito architettonico, ambientale e turistico-culturale. Questi ultimi hanno prodotto un documento preliminare che si conclude con la proposta di un concorso di idee su come il complesso produttivo potrebbe essere riqualificato. Nonostante venga applicata a proprietà private, la legge sulla rigenerazione prevede che l’ente pubblico possa suggerire uno schema insediativo.
Spiega il sindaco Assanelli: "Sono d’accordo con il suggerimento del concorso di idee. La proprietà stessa si è detta interessata al fatto che ci possa essere questa iniziativa, e che sarebbe anche disposta a farsi carico della sua organizzazione. Non posso quindi che esprimere la mia soddisfazione per quanto fatto da questo gruppo di lavoro che sicuramente, quando l’operazione diventerà concreta, sarà ancora più coinvolto". L’operazione, visti gli sconti ai contributi di costruzione che si è deciso di applicare, porterà inevitabilmente minori entrate nelle casse comunali. E, a questo proposito, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Paolo Borellini ha dichiarato di volersi prendere l’impegno di "relazionare tempestivamente a Giunta e Consiglio comunale".
L’Amministrazione di Fara Gera d’Adda ha invece deciso di escludere dalla possibilità di rigenerazione urbana a fronte di un aumento volumetrico il centro storico di Fara e il villaggio dell’ex linificio, "in cui - sottolinea Aldo Radaelli, l’architetto che ha seguito l’amministrazione comunale nell’applicazione della legge regionale sulla rigenerazione - sarebbe stato obiettivamente preoccupante prevedere la possibilità di un aumento volumetrico". L’applicazione della legge di rigenerazione per l’ex linificio canapificio nazionale è stata votata da tutto il Consiglio comunale.