REDAZIONE BERGAMO

Un aeroporto al bivio Sempre più viaggiatori ma pochi poliziotti Sindacati dal prefetto

"Nonostante le continue sollecitazioni, personale sempre insufficiente"

Un aeroporto al bivio Sempre più viaggiatori ma pochi poliziotti Sindacati dal prefetto

Un problema che si trascina da tempo, ma la situazione diverrà presto insostenibile: il rischio di congestione ai posti di Polizia dell’aeroporto di Orio al Serio è concreto, soprattutto in vista dell’estate, quando inizieranno le ferie anche per il personale, che calerà in media del 25%, mentre contestualmente il traffico aereo potrebbe crescere addirittura di un terzo. Tradotto: pochi agenti per un numero di passeggeri tornato ai livelli pre-Covid e destinato ad aumentare ulteriormente. Sono preoccupati i sindacati di Polizia (Siulp, Spa, Siap, Fsp, Coisp e Silp), che nei giorni scorsi sono stati ricevuti dal prefetto, Giuseppe Forlenza, al quale hanno manifestato il loro timore per una carenza di personale diventata critica: gli agenti in servizio allo scalo bergamasco sono 148, a fronte dei circa 450 di stanza all’aeroporto di Malpensa.

Numeri sproporzionati, tenendo conto dei flussi di passeggeri che transitano nei due scali. "A gennaio - spiega Mauro Caschili, segretario provinciale Fsp - da Malpensa sono passati appena il 30% di passeggeri in più che a Orio al Serio. Qui avremmo bisogno almeno di altri 50 agenti". La recente revisione delle piante organiche da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza ha previsto invece un incremento di sole 10 unità che dovranno giungere all’aeroporto Il Caravaggio di Orio al serio entro addirittura il 2027.

"Nonostante le continue sollecitazioni, gli incrementi di personale sono sempre stati insufficienti a colmare il fabbisogno che man mano cresceva con l’espansione dell’aeroporto – sottolineano i sindacati di categoria –. Si tratta di una incredibile sottovalutazione della realtà. La pianta organica, infatti, non è sufficiente nemmeno per gli attuali carichi di lavoro e di certo, alla luce degli ampliamenti strutturali previsti, non sarà sufficiente per garantire la sicurezza e il regolare servizio di controllo alla frontiera nei periodi di traffico ordinario". Il prefetto ha già provveduto a sollecitare gli uffici centrali, da cui dipendono le decisioni sulla distribuzione del personale. "L’aeroporto di Bergamo, il terzo scalo in Italia, deve essere tenuto in considerazione - avverte Giuseppe Forlenza – assicurando, - compatibilmente con le altre esigenze, un adeguato numeri di rinforzi".

Michele Andreucci