
Non solo studi e ricerche che producono dati ed evidenze utili a comprendere ed individuare soluzioni contro i cambiamenti climatici: questa volta accademici e studenti danno il buon esempio scegliendo di correre in prima persona per il clima. Torna UniBs – Run for Climate, l’iniziativa organizzata da Università degli Studi di Brescia e Cus – Centro universitario sportivo, all’interno della seconda edizione del Palio di Ateneo. Illustrata dal rettore Francesco Castelli, dal direttore generale Loredana Luzzi, dal delegato del rettore attività sportive Claudio Orizio, dal direttore Cus Brescia Simona Azzini e dalla rappresentante degli studenti per il Comitato per lo sport universitario Chiara Van Proosdij, la gara podistica non competitiva attraverso le sedi dell’Università si terrà domenica 1 ottobre.
Il ritrovo è alle 8,30, con partenza alle 10 dalla sede di ingegneria in via Branze (main sponsor Crédit Agricole). L’obiettivo è di proporre un momento di aggregazione (per universitari, personale tecnico e per la cittadinanza), per celebrare il valore dello sport per lo sviluppo inclusivo e sostenibile. Due i percorsi previsti, da 5 e da 10 chilometri. Quello da 5 chilometri, a cui parteciperanno anche atleti con disabilità, può essere svolto anche come forma di camminata aggregativa; lungo il percorso, è possibile praticare il plogging, disciplina di origine nordica che coniuga il cammino e la corsa con la raccolta dei rifiuti. Informazioni sul percorso e registrazione sono disponibili sul sito del Cus Brescia.
La corsa, come detto, fa parte del Palio di Ateneo, che comprende anche la gara di scacchi del 6 luglio scorso e quella di Dragon-boat in programma il 28 settembre al lago Gerolotto del Parco delle Cave. La Run for Climate ha anche una valenza ambientale, oltre che sportiva. Proprio nei giorni scorsi, l’Agenzia dell’Ambiente Europea ha pubblicato il report 2023 sulla qualità dell’aria in Europa, con dettaglio anche per le singole province italiane, spiegando che, nonostante i miglioramenti, nel 2022 le concentrazioni sono ben al di sopra delle ultime raccomandazioni dell’OMS. A Brescia (centralina Arpa del Broletto), ad esempio, siamo ad una media annua di 55 microgrammim3 di Pm10, 18 microgrammim3 (Villaggio Sereno) a fronte dei 5 raccomandati dall’Oms.