Turismo in città e provincia col segno più

Turismo in città  e provincia  col segno più

Turismo in città e provincia col segno più

La città e la provincia sono tornate ad essere una delle mete preferite dai turisti italiani e stranieri, soprattutto francesi, inglesi, spagnoli e olandesi. La conferma arriva dal tradizionale rapporto stilato dall’Osservatorio sul turismo bergamasco della Provincia di Bergamo e da Visit Bergamo. Se il 2022 è stato l’anno della ripartenza dopo gli anni bui della pandemia, il 2023 sarà l’anno del sorpasso. Il primo trimestre del nuovo anno induce infatti all’ottimismo. Tra gennaio e marzo, gli arrivi sono stati oltre 260mila, mentre le presenze quasi 500mila. Soffermandoci sulle presenza, che gli operatori del settore considerano il dato più importante perchè rivela quanti giorni un visitatore decide di fermarsi in un territorio in base alla sua attrattiva, spicca il dato della Valle Brembana: nei primi tre mesi del 2023 le presenze sono state quasi 35mila, il 44% in più rispetto al 2019. Nell’Alto Sebino, con 16.541 presenze, si è arrivati ad un incremento del 38% rispetto a quattro anni fa. In città, invece, è stato del 21%. Le statistiche provinciale, però, non nascondono le difficoltà di altre aree della Bergamasca, come l’Isola e la Pianura. Il rapporto dell’Osservatorio offre numeri anche sulla Pasqua e ponte del 25 Aprile. Analizzando i dati del tasso di occupazione delle camere nei giorni compresi fra il venerdì Santo e il lunedì dell’Angelo in tutta la provincia, si osserva una decisa crescita rispetto al periodo pre-pandemico (+11,2% rispetto al 2019), ma anche rispetto al 2022 (+2,8%). Più di due terzi delle camere risultavano occupate. Per il 25 Aprile, il tasso di occupazione delle camere ha raggiunto il 66,8%, superando del 7,2% il tasso del 2022. E l’estate? Farà più 8,1%.

Michele Andreucci