
di Michele Andreucci
Un cantiere in versione ridotta e “sorvegliato“ da un archeologo. È quello che partirà a breve per il rifacimento delle tubature del gas e dell’acqua lungo la Corsarola, il cuore di Città Alta, zona dove, quando si scava, c’è sempre il rischio di incappare in qualche ritrovamento archeologico importante. Mentre inizialmente il Comune pensava di intervenire da subito su un tratto lungo circa 150 metri, dalla chiesa del Carmine a piazza Mascheroni, l’attuale iter prevede invece solo lavori sulla piazza.
Il progetto prevede l’intero rifacimento del decumano, fino a piazza Mercato delle Scarpe. Ma, vista la delicatezza dell’intervento, si procede per tappe: la Soprintendenza ha dato precise indicazioni da rispettare, così come accade quando si apre un cantiere nel borgo medievale. Tutto dovrà essere chiuso entro aprile, quando si apre la stagione turistica e i visitatori iniziano ad affollare Bergamo Alta.
"Partiamo con piazza Mascheroni, perché le tubazioni devono essere sostituite dall’uscita di piazza Cittadella – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Brembilla –. Abbiamo preso questa decisione perché intendiamo prima verificare cosa si trova sotto la pavimentazione e lo stato di manutenzione dei tubi. Se si procede bene, valuteremo se portarci anche sulla Corsarola, altrimenti aspetteremo il mese di settembre, lavorando fino a novembre".
Tra le varianti, quelle idrauliche e quelle archeologiche. Quando si effettuano scavi in Città Alta, c’è il rischio di imbattersi in qualche ritrovamento, come accaduto recentemente durante la posa delle tubazioni del metano in via Porta Dipinta, dove è riaffiorata una strada romana.
Per questo nuovo intervento la Soprintendenza ha stabilito che gli scavi dovranno essere meno profondi e dovrà essere presente un archeologo sul cantiere, in caso di ritrovamenti di interesse storico. La pavimentazione sarà rimossa e stoccata nei magazzini comunali, poi entreranno in azione i titolari dei sottoservizi: Unareti e Uniacque per l’acqua e il gas, Telecom e Enel. A chiudere il cantiere l’impresa che poserà di nuovo il porfido del Trentino, se possibile recuperando l’attuale.
Per evitare, in futuro, di intaccare la pavimentazione, "sarà posata una tubazione polifora dove inserire più sottoservizi – precisa l’assessore Brembilla –. Al momento le tubazioni sotto la piazza sono posizionate sia a destra che a sinistra, noi le porteremo tutte su un lato, in direzione Corsarola, facendo spazio per altri servizi".
Durante i lavori, con alcune passerelle, sarà garantito a commercianti e residenti l’accesso pedonale a case e negozi.