
Aumentano le truffe agli anziani (foto di repertorio)
“Non si preoccupi, sono il figlio del maresciallo dei carabinieri”. È queste poche parole che un truffatore spacciatosi per finto tecnico dell’acqua e del gas è riuscito a derubare due famiglie di anziani nella Bergamasca. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Bergamo: è un cinquantenne residente a Pavone Canavese, in provincia di Torino, portato in carcere con l’accusa di furto in abitazione “avvalendosi di mezzi fraudolenti e approfittando della minorata difesa delle vittime”.
Il primo dei due colpi risale al 24 gennaio scorso, dove a Grassobbio (Bergamo) l’uomo, spacciandosi come tecnico della caldaia, aveva convinto i proprietari di casa, 81 anni lui e 75 lei, a mettere gioielli e 300 euro nel frigorifero mentre utilizzava una speciale apparecchiatura. Distratta la coppia, si era impossessato del bottino ed era scappato.
L'11 marzo successivo, ad Azzano San Paolo (Bergamo), l'uomo, qualificatosi come tecnico dell'acqua, aveva convinto una donna di 89 anni a riporre gioielli e 650 euro nel frigo per via di alcune verifiche. A quest'ultima, incredula per quanto stava succedendo, era stata rassicurata dal cinquantenne, che le aveva riferito appunto di essere figlio di un maresciallo dei carabinieri, rubando poi il bottino.
I carabinieri sono risaliti alla Citroen DS 4 dell'uomo grazie alle riprese di alcune telecamere e poi a lui, benché avesse collocato delle targhe finte durante i colpi. L'uomo, indagato a piede libero anche per una terza truffa commessa a Bergamo, si trova ora in carcere a Torino.