Treviglio celebra le lacrime della Madonna: storia del miracolo che salvò la città

Il 28 febbraio del 1522 le truppe francesi si inginocchiarono davanti al campanile del monastero delle agostiniane

La Madonna delle Lacrime nel Santuario di Treviglio

La Madonna delle Lacrime nel Santuario di Treviglio

Treviglio (Bergamo) - "Miracol si grida ha pianto Maria! Giuliva la voce si sparge per via. Lautrec genuflette davanti alla Pia e l’elmo e la spada depone ai suoi piè". Sono i versi di 'Lodiamo Maria', la preghiera che rievoca una data che tutti i trevigliesi conoscono a memoria: il 28 febbraio 1522. Fu infatti nella mattina di quel giorno che si verificò il Miracolo della Madonna delle Lacrime che salvò la città dalla distruzione

La guerra tra Spagna e Francia

Il 1522 fu un anno terribile per la Lombardia. Già dall'anno prima infatti i francesi erano calati sull'Italia, diventata terreno di scontro per la guerra che contrapponeva la Francia di Francesco I, alleata con la Repubblica di Venezia, e la Spagna di Carlo V, alleata con Regno d'Inghilterra e Stato Pontificio. La fiamma che fece divampare il conflitto in tutta Europa fu l'incoronazione di Carlo V a imperatore del Sacro Romano Impero nel 1520, titolo al quale ambiva lo stesso Francesco I. La guerra fu alimentata, oltreché dalle ambizioni politiche e territoriali dei due principali contendenti e del Papato, dalle tensioni religiose scatenate dalla riforma di Martin Lutero

L'assedio e le lacrime

Nel 1521 le truppe francesi, guidate da Odet de Foix, conte di Lautrec, entrarono a Milano, dove insediarono un proprio alleato, Francesco II Sforza. Proseguirono poi verso oriente per insidiare gli interessi veneziani. Arrivarono così al 27 febbraio del 1522 alle porte di Treviglio. Lì attrezzarono il proprio accampamento in attesa dell'attacco da sferrare il giorno successivo. 

Quando tutto era però pronto per scatenare la furia devastratrice in città, la mattina del 28 febbraio avvenne, appunto il miracolo. Dall'immagine della Madonna affrescata sul piccolo campanile della chiesa di Sant'Agostino del monastero delle Agostiniane, iniziò a sgorgare acqua. Gocce scendevano dagli occhi e sudore da tutto il corpo. Chi passava di lì pensò addirittura che stesse piovendo. In città si inizò a gridare al miracolo e la voce arrivò fino alle truppe francesi.

Il generale francese, famoso per la sua brutalità, volle allora vedere di persona cosa stesse accadendo. Arrivò al monastero: fece controllare l'affresco e il muro retrostante credendo si trattasse di un trucco. Nessun trucco: dal dipingo sgorgava acqua. Maria stava chiedendo di risparmiare la città. A quel punto, come recita la preghiera, depose le armi e si inginocchiò davanti al campanile, imitato subito dai suoi soldati. Le truppe si ritirarono dalla città, che venne così risparmiata. 

Il culto

Per celebrare il miracolo, certificato dalla Chiesa poco dopo, il 27 marzo 1594 venne iniziata la costruzione del Santuario della Madonna delle Lacrime, inaugurato nel 1619, dopo che venne posizionato al suo interno l'affresco di Maria che salvò Treviglio dalla catastrofe, estratto dal muro dal campanile del monastero. Ogni anno il 28 febbraio si celebra quindi la giornata del Miracolo e nel Santuario vengono esposte le armi che il Conte di Lautrec abbandonò davanti al dipinto.