
Telecamere
Bergamo, 5 ottobre 2020 - Sotto stretta sorveglianza. Bergamo si appresta ad affrontare una stagione che si annuncia “calda” sul fronte della sicurezza e per questo l’amministrazione comunale ha deciso di estendere il servizio di videosorveglianza, passando dai 107 impianti esistenti a 160: 53 in più. Ultimamente, soprattutto in centro, si sono moltiplicate le lamentele da parte di cittadini a causa di episodi di microcriminalità. A preoccupare è soprattutto il degrado crescente fuori dalle case e dai negozi del centro cittadino. Poi ci sono le cosiddette “zone rosse” di sempre: via Bonomelli, via Paglia e le stazioni, quella ferroviaria e quella delle Autolinee.
Per fronteggiare il problema, dunque, Palazzo Frizzoni si affida alla tecnologia degli “occhi elettronici”. Le telecamere verranno collocate in tutti i quartieri, scegliendo i punti più critici, confrontandosi con le forze dell’ordine e raccogliendo i suggerimenti dei cittadini. Un investimento da 360mila euro l’anno con gestione affidata ad Atb (Azienda Trasporti Bergamo). Il lockdown ha bloccato la posa che presto riprenderà. L’obiettivo della giunta Gori è di arrivare a 200 impianti entro il 2024.