MARCO LAMBERTI
Cronaca

Tangenziale Sud come discarica: copertoni e rifiuti a ridosso delle corsie

La segnalazione di un lettore: "Pessimo biglietto da visita per la Città dei Mille"

Vecchi arredi e immondizia di ogni genere abbandonati ai margini della carreggiata (De Pascale)

Zanica (Bergamo), 13 settembre 2016 - Divani, pezzi d’auto, gomme, sporcizia e rifiuti ovunque, una vera e propria discarica. È la situazione in cui versa da oltre un anno, secondo la denuncia di un lettore, la Tangenziale Sud di Bergamo, quella che collega Zanica, Comun Nuovo e Stezzano, il cui ultimo tratto era stato inaugurato in pompa magna nel novembre dell’anno scorso, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte.

«L’arteria – è il grido di allarme del lettore – è diventata una discarica dove la gente butta di tutto, senza che Anas e comuni di Zanica e Stezzano muovano un dito per rimuovere i rifiuti. Chi conosce questa zona sa tra l’altro che è percorsa anche da un numero significativo di turisti in rientro all’aeroporto di Orio al Serio dalla Valle Brembana, dal lago di Lecco e dalla Bassa Bergamasca».

La Tangenziale Sud, secondo il lettore, fa dunque parte di quei luoghi non proprio accoglienti e rappresenta un pessimo biglietto da visita per la Città dei Mille. E sì che lo scorso novembre, quando venne inaugurato l’ultimo tratto di 4,2 chilometri, il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, aveva usato parole solenni per celebrare l’evento. «L’apertura di oggi – aveva detto – permette di fruire finalmente dell’intero tracciato della Tangenziale Sud di Bergamo perché il nuovo tratto si congiunge ai collegamenti tra Dalmine e Stezzano e tra Zanica e Seriate già realizzati, completando così l’attraversamento est-ovest a sud di Bergamo».

In particolare, nella realizzazione dell’infrastruttura, grande attenzione è stata riservata alla salvaguardia dell’ecosistema e, tra le opere di mitigazione ambientale, agli attraversamenti faunistici. Inoltre, poichè il tracciato si sviluppa su aree a forte vocazione agricola, per garantire la continuità delle viabilità locali è stata realizzata una rete di strade secondarie poderali e rurali, collegate attraverso quattro sottopassi. Tutti accorgimenti che vengono vanificati dall’opera di pochi incivili, che hanno trasformato l’arteria in discarica a cielo aperto gettando rifiuti di ogni tipo a ridosso carreggiata.