Tamponi in farmacia, oltre 93mila in soli quaranta giorni

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Il boom si deve soprattutto al personale scolastico non vaccinato, che nei giorni scorsi ha letteralmente preso d’assalto le farmacie bergamasche per sottoporsi al tampone visto che per lavorare deve esibire il green pass. La fotografia della situazione parla chiaro: tra la seconda metà di febbraio e il 28 luglio, le farmacie orobiche avevano effettuato 101.225 test. Da quella data e fino al 6 settembre, stando al report realizzato da Federfarma, i tamponi sono schizzati a 194.510.

In poche parole, in 40 giorni le farmacie del territorio hanno erogato 93.285 tamponi, circa 2.300 al giorno. Se fino a metà luglio il ritmo era di 4.500 test alla settimana, ora si è passati a 16mila “bastoncini” alla settimana: quasi quadruplicati, insomma.

"E’ vero - sottolinea Giovanni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo - c’è stata una crescita molto importante, in particolare per quanto riguarda i lavoratori delle scuole, a cui è richiesto il green pass. Questa, però, è da interpretare come una situazione transitoria, dato che è complicato sottoporsi a un tampone ogni 48 ore. La vera soluzione è la vaccinazione, tranne per quei casi dove è presente una patologia che sconsigli l’inoculazione. Ad agosto ci sono stati numeri importanti anche legati allo sport".

Se per i tamponi si lavora senza sosta, per i vaccini la questione è più tiepida. Le farmacie sono pronte, e da tempo, ma per il momento il progetto pilota è limitato a 21 “punti” nell’intera Lombardia, di cui due nella Bergamasca. Sulla carta, però, sarebbero 98 le farmacie orobiche teoricamente pronte per le inoculazioni. Tra i punti da risolvere, l’approntamento del sistema informatico regionale che fa capo ad Aria. Michele Andreucci