
Superare il modello tradizionale di produzione "Un passaggio con rischi ma anche opportunità"
"Rischi, ma anche opportunità". La sintesi del rapporto tra il modello tradizionale di produzione e il nuovo paradigma si può tradurre così, secondo il presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti. "Potremo cogliere le potenzialità della diffusione di sistemi di IA e di automazione – spiega il presidente - e integrare, nonché evolvere, i processi per generare benefici all’impresa e alla comunità in cui, quando parliamo di piccole imprese e di artigianato, l’apparato produttivo italiano ha radici ben salde. Sarà più probabile una polarizzazione della qualità del lavoro e l’attivazione di una domanda sempre crescente, e continua, di formazione". Infatti negli ultimi anni anche le piccole imprese non sono rimaste ferme e hanno investito in intelligenza artificiale. Quanto alla Lombardia, tra quelle con almeno 10 addetti, il 9,8% ha investito per esplorare applicazioni con l’IA, al secondo posto nel ranking nazionale. A livello provinciale, tra le prime 10 su 107 che hanno effettuato almeno un investimento in intelligenza artificiale troviamo Milano (con l’11,8%, al secondo posto in Italia), Bergamo (con il 10,1%, settima ) e Brescia (con il 9,5%, decima). "Nello scenario che ci si prospetta – prosegue Massetti - la conoscenza, data dall’istruzione e dalla formazione continua, rappresenta l’anticorpo che permetterà di non essere travolti dai cambiamenti veloci determinati dalla metamorfosi digitale, ma di cogliere benefici e potenzialità derivanti dallo sviluppo dell’automazione. Caratteristiche tipiche delle medie e piccole imprese consentiranno di sfruttare la transizione digitale come una leva di competitività: la flessibilità, softskill di rilevante importanza, da cui deriva la capacità di reazione di fronte a situazioni imprevedibili e la creatività, il saper inventare nuove soluzioni, difficili da replicare in una macchina che per natura rielabora idee altrui".