Le Orobie puntano ai "nomadi digitali": banda larga e smart working

Il progetto "Smart Orobie" verrà finanziato dallo Stato con 2 milioni di euro

"Smart Orobie" punta a digitalizzare le montagne bergamasche

"Smart Orobie" punta a digitalizzare le montagne bergamasche

Bergamo - Far vivere le montagne bergamasche, innanzitutto facendole conoscere di più in Italia e all’estero, potenziarne i servizi, creare nuove possibilità. Come provare a fermare l’emorragia di coloro che dalla montagna scappano, e attirare turisti nuovi, a partire dai cosiddetti “nomadi digitali“, i lavoratori da remoto (spesso autonomi o free lance).

È l’obiettivo del progetto “Smart Orobie-La montagna a un passo da Bergamo“, che una cordata di enti e istituzioni pubbliche e private della provincia ha presentato a un bando del ministero per il rilancio del turismo montano.

Il pacchetto di proposte dalla Bergamasca - più banda larga, più connessione, più spazi per lavorare da remoto, ma anche una massiccia campagna di comunicazione e promozione di luoghi e strutture di accoglienza, corsi di formazione per imprenditori e operatori turistici e un’app per prenotare ristoranti e cibo a domicilio - si è aggiudicato il 1° posto su 326 partecipanti.

Ente capofila il Gal Valle Seriana e laghi bergamaschi, che ha lavorato in sinergia con gli uffici della Provincia (nella cabina di regia anche il Gal Valle Brembana, Visit Bergamo, Promoserio e Orobie Style; una trentina gli altri soggetti, tra cui le Cm, le associazioni dei commercianti, l’Università e Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio).

Dallo Stato arriveranno 2 milioni di euro per il progetto che fa scuola in Italia. "Si tratta di un risultato importante - sottolineano il presidente dell’amministrazione provinciale Pasquale Gandolfi e il presidente del Gal Valle Seriana Alex Borlini -, che arriva grazie alla capacità del territorio di lavorare in rete e che darà un’occasione di riscatto e di rilancio al turismo di montagna".