
Giuseppe Berera entra nel comando della Gdf di via Partigiani
Bergamo, 8 febbraio 2017 - È stato un interrogatorio fiume, iniziato pochi minuti prima delle 16 e proseguito fino alle 21, quello cui è stato sottoposto il sindaco di Foppolo, Giuseppe Berera, indagato nell’inchiesta dei Carabinieri e della Guardia di finanza sugli impianti di risalita distrutti e accusato di incendio doloso, turbativa d’asta e anche ricettazione (per una carta di identità in bianco scoperta in una busta nel cassetto della sua scrivania). Era stato lo stesso Berera, 48 anni, eletto nel comune della Valle Brembana nel 2004, a chiedere di essere ascoltato dagli inquirenti coordinati dal pm Gianluigi Dettori. Il quale ha ricevuto il primo cittadino nella sede del Comando provinciale della Guardia di finanza, in via Partigiani, a Bergamo.
Il sindaco di Foppolo, apparentemente tranquillo, sigaro in bocca, è arrivato dieci minuti prima delle 16 accompagnato dal suo avvocato, Enrico Pelillo, che si è ricolto ai cronisti dicendo: «Al magistrato racconterà la sua verità». Poco dopo è arrivato anche il pubblico ministero e il fatto che l’interrogatorio, cui hanno assistito finanzieri e carabinieri, sia andato avanti per cinque ore è la dimostrazione che Giuseppe Berera, evidentemente “provato” dalle vicende accadute a Foppolo (a partire dal misterioso incendio appiccato nella notte tra il 7 e l’8 luglio alle seggiovie Quarta Baita e Montebello, seguito dalla richiesta di fallimento della società Brembo Super Ski, che gestisce gli impianti di risalita dell’alta valle Brembana e le presunte irregolarità del bando di gara del Comune di Foppolo pèer assegnare i lavori della nuova cabinovia) abbia veramente voluto raccontare tutta la sua verità. All’uscita dalla caserma della Finanza nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni e sul contenuto dell’interrogatorio vige per ora uno stretto riserbo.
Nell'inchiesta, occorre ricordarlo, oltre al sindaco di Foppolo, sono indagati anche il sindaco di Valleve, Santo Cattaneo, presidente di Brembo Ski; l’imprenditore titolare della Graffer, Sergio Lima, che ha vinto il bando per la cabinovia; la moglie di Berera, Roberta Valota; l’impiegata del comune di Foppolo, Luisa Piredda e l’avvocato Antonio Ditto. Intanto, sul versante delle indagini, sono iniziate le perizie disposte dalla procura sui telefoni e i pc sequestrati a Foppolo il 24 gennaio. L’obiettivo di chi indaga è quello di scavare nel passato analizzando memorie al fine di trovare informazioni utili a ricostruire la vicenda.