Si tuffa nell’Oglio e scompare nel fiume

È stato il padre del ragazzo vittima dell’incidente a recuperare il corpo e tentare di rianimarlo

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Si è tuffato da un piccolo ponte, senza più riemergere. Nonostante l’aiuto del padre che, arrivato sul posto in un secondo momento, si è gettato a sua volta in acqua per soccorrerlo insieme allo zio. L’ennesima disgrazia è successa ieri pomeriggio. Una bella giornata di sole caldo l’ideale per un tuffo refrigerante.

Una giornata di svago che purtroppo sì è trasformata in altro come già accaduto più volte in questa estate anticipata nei laghi e nei corsi d’acqua lombardi.

Secondo le prime informazioni, è quanto successo intorno alle 16,30 a Cividino di Castelli Calepio, dove un ragazzo di 30 anni, Cristian Pasqua, originario del paese, ha perso la vita annegando in un canale vicino al fiume Oglio, dopo essere stato trascinato dalla corrente per una cinquantina di metri circa senza che ci fosse niente da fare per lui.

Stando a quanto ricostruito, il giovane era un buon conoscitore della zona, nonché appassionato fotografo naturalista. In particolare, della flora e della fauna che caratterizzano l’ambiente del fiume. Un motivo in più che ieri lo avrebbe spinto ad andare al fiume magari anche per scattare qualche foto del paesaggio come aveva già fatto altre volte.

Il dramma si è consumato in via Santuario. Subito dopo la scomparsa del ragazzo nel corso d’acqua il padre, arrivato sul posto, si è gettato nel fiume nel tentativo di salvare il figlio.

Un tentativo che alla fine è risultato vano. Scattato l’allarme sul posto sono intervenute due ambulanze, l’elicottero del 118, i sommozzatori intervenuti da Treviglio e i vigili del fuoco, gli stessi che qualche giorno fa sono intervenuti a Canonica d’Adda per recuperare il pescatore morto annegato.

Il 30enne sarebbe stato recuperato e portato a riva proprio dal padre e dallo zio nella disperazione del momento, ma i tentativi di rianimarlo sono stati purtroppo risultati inutili e per lui non c’è stato più nulla da fare.