
A porre fine alle violenze i carabinieri di Seriate
Seriate (Bergamo), 5 maggio 2019 - Per dieci anni ha maltrattato e picchiato gli anziani genitori, minacciandoli anche di morte. A mettere fine all’odissea dei due coniugi sono stati venerdì pomeriggio i carabinieri della Tenenza di Seriate, che hanno arrestato un 41enne, incensurato, problemi di droga alle spalle e adesso alcolista, disoccupato. Tutto inizia quando l’uomo, al termine dell’ennesima lite con i genitori, si presenta in caserma con il padre, 72 anni. Nella sua mente ottenebrata dall’alcol, vuole dimostrare all’uomo che i militari non gli faranno niente. Invece tutto precipita. Alla vista delle divise, l’anziano cede e racconta l’incubo che tormenta lui e la moglie da 10 anni. Parla di continue percosse, calci, pugni, schiaffi, mani strette intorno al collo, di continue richieste di denaro per comprare bevande alcoliche.
Davanti alle dichiarazioni del genitore, il 41enne perde la testa. Spintona un maresciallo dei carabinieri e minaccia di morte il papà. Alla fine, però, viene immobilizzato e arrestato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Successivamente i carabinieri hanno scoperto che i genitori, qualche anno fa, avevano già denunciato il figlio, ma avevano poi ritirato la querela per volere della madre che voleva proteggerlo. Ieri mattina l’uomo è comparso davanti al giudice Andrea Guadagnino per l’udienza di convalida dell’arresto. "È vero - ha ammesso in aula -, è da tanto tempo che picchio i miei genitori. Il fatto è che quando bevo, e lo faccio praticamente tutti i giorni, perdo la testa, non capisco più nulla e divento violento". Al termine della camera di consiglio, il giudice ha convalidato l’arresto e, come chiesto dalla pubblica accusa, ha disposto la custodia in carcere per il figlio violento. Quando ha capito che sarebbe dovuto andare in prigione, il 41enne ha alzato la voce e il giudice solo con grande fatica è riuscito a calmarlo. Il dibattimento è stato rinviato al 22 maggio per la sentenza.