"Scaroni sul Milan: derby perso, futuro di Pioli e magagna infortuni. Frecciate a Maldini e Galliani"

Il presidente del Milan Paolo Scaroni fa il punto sul momento rossonero: derby perso, situazione di Pioli, infortuni e frecciate a Maldini e Galliani. Si guarda al futuro con possibili allenatori e si prepara a sfidare la Juventus.

Il presidente del Milan Paolo Scaroni fa il punto sul momento rossonero: derby perso, situazione di Pioli, infortuni e frecciate a Maldini e Galliani. Si guarda al futuro con possibili allenatori e si prepara a sfidare la Juventus.

Il derby perso lunedì, la posizione di Pioli, la magagna infortuni. Oltre a qualche frecciata a Maldini e Galliani. Il presidente del Milan Paolo Scaroni, presente ieri a un evento a San Siro ha fatto il punto sul momento rossonero. A partire dallo scudetto festeggiato dall’Inter nella casa del Diavolo: "Una serata pesante e difficile. Abbiamo perso troppe partite consecutive contro i nerazzurri, ci piacerebbe vincere ogni tanto. Ho fatto i complimenti a Marotta e Antonello. Ma la stagione non è ancora finita: la ritengo magari non ottima, però buona".

Inevitabile un passaggio sulla situazione di Pioli, con un altro anno di contratto ma ormai alla fine di un ciclo che si chiuderà, anticipatamente, al termine del campionato: "È il nostro allenatore e lo sarà fino alla fine della stagione. Conto che ci faccia vincere le partite necessarie per chiudere al secondo posto. Poi lui e la dirigenza faranno tutte le valutazioni sul futuro".

Tra i punti chiave dell’ultima annata, il presidente sottolinea la questione infortuni: "A volte mi giravo in tribuna e vedevo dietro di me, anziché in campo, la difesa del Milan. Tomori, Thiaw, Kalulu...".

Con Maldini, dopo la separazione, i rapporti si sono interrotti: "Non l’ho più sentito. Quando qualcuno guarda al passato con acrimonia, significa che non sta vivendo benissimo il presente. Mi auguro non sia il suo caso. E gli auguro una vita ricca di soddisfazioni".

A proposito di figure storiche in casa rossonera, una risposta anche a Galliani che aveva definito rozzo il tentativo di portare la Serie A a 18 squadre: "Andrò a lezione di savoir-faire da lui. Non posso essere rozzo, me lo farò spiegare da lui che l’ha fatto tante volte con successo in passato. Ridurre il numero di società - la chiusura di Scaroni - sarà una questione di forza di gravità, prima o poi: succederà perché non si possono giocare così tante partite in una stagione. E credo si debba fare qualcosa anche sulla sotto rappresentazione della Serie A in federazione. Una situazione che va corretta, altrimenti le ambizioni di allontanarci dalla Figc continueranno a esserci".

Il primo punto in casa Milan resta consegnare a Cardinale l’elenco da cui scegliere il prossimo allenatore. Lopetegui e Fonseca sono profili seguiti da tempo, ma si è aggiunto il ct del Belgio Domenico Tedesco, oltre agli ex compagni di squadra di Ibrahimovic: van Bommel, alla guida dell’Anversa che l’anno scorso ha portato a vincere campionato e coppe nazionali, più di Xavi, in uscita dal Barcellona. Il futuro inizia adesso, senza scordare il presente: c’è la Juventus da battere sabato, per tenerla lontana dal secondo posto.