Matteo e quella vita senza colpi di testa

Ecco chi è l’operaio che ha investito e ucciso i due giovani ad Azzano: un ragazzo diviso tra lavoro, famiglia e cani

Matteo Scapin

Matteo Scapin

Bergamo, 6 agosto 2019 - Sui profili social di Matteo Scapin, 33 anni (da compiere il 18 dicembre) ci sono parecchie fotografie che ritraggono buone bottiglie di vino, serate a tavola o in discoteca con gli amici, e con la sua fidanzata e il suo cane. La scansione di una vita normale condita da massime ‘ad effetto’: «Non andare mai indietro, anche se è la cosa di cui hai più bisogno» recita il suo profilo Instagram, e qualche battuta ironica. Mai un problema con la giustizia o un atteggiamento sopra le righe.  A Curno, dove vive, sono increduli. La sua famiglia è conosciuta, ma allo stesso tempo riservata. Brave persone, tutti impegnati nell’azienda di elettroforniture che la mamma di Matteo, Cristina, ha ereditato dal padre: un passaggio di consegne all’interno della famiglia nel segno della continuità. E nella stessa ditta lavora anche lui, a fianco della madre. Una società solida, lavoro stabile, una garanzia che gli ha permesso di coltivare le sue passioni. Al bar dei Portici, alla Marigolda, frazione di Curno, lo conoscono bene, anche perché Matteo quasi tutte le mattine faceva una sosta per la colazione o a bere il caffè. Raccontano di un ragazzo sempre disposto ad autoironizzare ma non solo. «Bravo, mai niente di strano». «Fino a qualche tempo fa con altri della compagnia ci incontravamo al bar, era un po’ il nostro ritrovo – racconta un amico – ci davamo appuntamento per poi decidere dove andare a ballare. Poi con il tempo la compagnia ha iniziato a perdere qualche pezzo. E infatti da qualche tempo non incrociavo Matteo».  Dal cibo, alle ragazze, alle discoteche, dal Setai di Orio al Serio, fino al Costez di Telgate dove si balla al ritmo di musica techno. Passioni tipiche dei giovani. Matteo, ‘Souz’ il suo nickname sui social, ha un profilo che rende ancora più inspiegabile il suo gesto. E che sembra cozzare con i fatti che gli vengono contestati. Il sindaco di Curno, Luisa Gamba, non conosce direttamente Matteo ma precisa: «Mi spiace per ciò che è successo. Ho letto che è risultato positivo all’alcoltest. Nonostante gli sforzi messi in campo dovremo fare di più per contrastare questo fenomeno». 

Mai un problema con la giustizia per il 33enne; ora, però, la sua situazione è delicatissima, visto che si tratta di un duplice omicidio: ieri alle 17 la notizia della morte del secondo ragazzo, Matteo Ferrari di 18 anni. La madre del 33enne ha affidato la difesa a uno dei principali studi legali di Bergamo, con gli avvocati Riccardo Tropea e Anna Marinelli.