Treviglio, cassa integrazione per colpa degli hacker

Azienda fornitrice sotto attacco dei pirati informatici e alla Same di Treviglio gli operai devono rallentare la produzione

La fabbrica trevigliese ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria

La fabbrica trevigliese ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria

Treviglio, 25 marzo 2022 - Lo stabilimento Sdf-Same di Treviglio deve far fronte ad una temporanea mancanza di componenti forniti da una azienda tedesca colpita da un attacco hacker. Di conseguenza la fabbrica trevigliese ha deciso di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria, una operazione “chirurgica“ dovuta alla non disponibilità momentanea di componenti da utilizzare nel montaggio dei trattori: pertanto per cinque giorni lavorativi, fino a martedì prossimo, ci sarà nello stabilimento una parziale riduzione dell’attività produttiva.

Di questo l’azienda ha informato la Rsu, rappresentanza sindacale unitaria, indicando i reparti interessati e le modalità di azione della cassa. La ditta tedesca fornitrice ha dovuto ricorrere al fermo di due settimane per “resettare“ i propri sistemi informativi: l’ipotesi avanzata è che sia stata colpita da attacco hacker. Tra i suoi clienti c’è appunto la Sdf-Same Deutz-Fahr che, di fronte alla situazione - mancanza temporanea di componenti - ha scelto di far ricorso alla Cigo. Nei quattro reparti produttivi - trattori, motori, assali e trazioni - i lavoratori effettuano un’ora al giorno di Cigo alla fine del turno. I dipendenti del reparto cabine fanno un’ora e mezza di cassa ancora a fine turno. Complessivamente i lavoratori interessati dei reparti produttivi sarebbero fra i 400 e i 500; lo stabilimento cittadino dà lavoro a 1.450 dipendenti.

Da segnalare anche che per un gruppo ristretto di lavoratori, gli addetti al reparto trasmissione, le ore di cassa ordinaria salgono a quattro e mezza, sempre alla fine del turno. La parziale riduzione produttiva non è in rapporto alla guerra in Ucraina, anche se va segnalato che Same si approvvigiona in quel Paese di materiali quali ghisa e cavi: se il conflitto dovesse prolungarsi, l’azienda ipotizza la possibilità di conseguenze nel medio-lungo periodo. Intanto restano da superare questi cinque giorni di Cigo causati dall’attacco hacker ad un fornitore di componenti.