
Roberto Sestini
Bergamo, 6 gennaio 2024 – Addio a Roberto Sestini: l’imprenditore e patron della Siad Spa, (acronimo di Società Italiana Acetilene e Derivati, azienda chimica con sede a Osio Sopra fondata nel 1927 e che lui guidava sin dal 1970), è morto a Bergamo all’età di 88 anni.
La figura di Sestini non è stata rilevante solamente nel mondo dell'impresa, ma anche in quello delle istituzioni. È stato infatti alla guida di Confindustria Bergamo dal 1985 al 1991 e per ben diciotto anni (dal 1992 al 2010) ha presieduto la Camera di Commercio di Bergamo. Nel mezzo (dal 1989 al 1995), è stato vicepresidente di Federchimica.
Non solo, ha ricoperto il ruolo di consigliere della Popolare e di Bpu, poi è stato componente del Consiglio di sorveglianza di Ubi Banca.
Sestini ha anche arricchito la cultura locale dando vita alla Fondazione Sestini e al suo ricchissimo archivio fotografico che racconta il territorio bergamasco.
I funerali si terranno lunedì 8 gennaio alle 14.30 nella Basilica di Sant’Alessandro in colonna, a Bergamo.
Appena si è diffusa la notizia, sui social sono comparsi messaggi di affetto e cordoglio. “Profondamente addolorato per la scomparsa di Roberto Sestini, rivolgo le mie condoglianze alla famiglia. Sestini non è stato solo un capitano d’azienda ma una persona lungimirante che si è speso in tantissime iniziative per la nostra comunità, sia da presidente di Confindustria sia da presidente della Camera di Commercio, colmando con la sua visione del territorio i vuoti della politica”, ha scritto Gianmarco Gabrieli. Seguito da Alberto Capitanio: “Ricordo Roberto Sestini come leader illuminato e un innovatore instancabile, che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo industriale della nostra comunità. La sua straordinaria capacità di ascolto e confronto ha fatto di lui un punto di riferimento per imprenditori, professionisti, istituzioni e rimarrà un prezioso insegnamento per Cdo Bergamo, ispirandoci a perseguire una reale condivisione per il progresso e lo sviluppo della nostra comunità economica e sociale”.