Reti abbandonate: "Trappole che alterano l’ecosistema"

Subacquei del WWF Bergamo-Brescia ripescano reti abbandonate sui fondali del lago di Garda, danneggiando flora e fauna. Reti sono responsabili di alterazione dell'ecosistema e inquinamento. Volontari continuano a pescare reti, proprietari devono rimuoverle.

Reti abbandonate: "Trappole che alterano l’ecosistema"
Reti abbandonate: "Trappole che alterano l’ecosistema"

Reti fantasma, che giacciono abbandonate sui fondali e creano danni, anche irreparabili, a flora e fauna. Le hanno ripescate i subacquei del Wwf Bergamo-Brescia che si sono immersi nella zona del basso lago di Garda. Da tempo l’associazione denuncia la presenza di reti, usate per la pesca, abbandonate o perse, che possono diventare una trappola anche per subacquei e bagnanti in immersione. Importante anche il danno ambientale. "Queste trappole sono responsabili anche dell’alterazione dell’ecosistema – spiegano dal Wwf Bergamo- Brescia - in quanto disperdono nell’ambiente le microparticelle sintetiche di cui sono composte". Nei mesi scorsi, l’associazione aveva ottenuto da Regione Lombardia il via libera alla rimozione delle roste, vecchie strutture usate per la pesca delle anguille, che però è vietata da ormai 12 anni per la presenza del Pcb. Le reti, però, sono rimaste lì, "rifiuto abbandonato che ha inquinato, distrutto e ucciso". I proprietari dovrebbero rimuoverle, ma per ora sono ancora presenti ed i volontari continuano a pescare reti. F.P.