REDAZIONE BERGAMO

Rete bergamasca contro la violenza. Corteo in città e 680 firme raccolte

La Rete bergamasca contro la violenza di genere organizza un corteo il 25 novembre con oltre 680 firme e 50 adesioni, per fermare i femminicidi e promuovere la consapevolezza.

La Rete bergamasca contro la violenza di genere organizza un corteo il 25 novembre con oltre 680 firme e 50 adesioni, per fermare i femminicidi e promuovere la consapevolezza.

La Rete bergamasca contro la violenza di genere organizza un corteo il 25 novembre con oltre 680 firme e 50 adesioni, per fermare i femminicidi e promuovere la consapevolezza.

Oltre 680 firme e l’adesione di più di 50 istituzioni, associazioni, sindacati, organizzazioni della comunità civile e sociale all’appello della Rete bergamasca contro la violenza di genere. Il 25 novembre alle 18 appuntamento per il corteo che muoverà dalla stazione di Bergamo verso Piazza Pontida. Anche il comune di Bergamo si è unito agli oltre 650 cittadini e cittadine e a più di 50 realtà della città e della provincia che, ad oggi, hanno aderito all’appello lanciato dalla Rete bergamasca contro la violenza di genere, in occasione della grande manifestazione che si terrà il prossimo 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne e di genere.

"L’appuntamento è in strada, per partecipare a una manifestazione che vuole essere aperta, partecipata e libera - spiegano le organizzatrici -. Tutti e tutte sono benvenuti per testimoniare la volontà di cercare una strada che superi la violenza in tutte le sue forme: nelle relazioni, tra gli stati, nella società, tra le generazioni. E per coinvolgersi e collaborare, offrendo sostegno e aiuto concreto perché senza dubbio è possibile fare di più, a partire dalle istituzioni, comprese quelle locali, ma anche individualmente. Gli ultimi fatti accaduti nella nostra provincia, uno fra tutti la tragica uccisione di Sara Centelleghe a Costa Volpino, ma anche quelle di Sharon Verzeni e di Joy Omoragbon, ci hanno colpito molto forte. Vogliamo urlare non solo mai più ma anche fermiamo la violenza insieme". La Rete bergamasca contro la violenza di genere è nata per dire basta femminicidi e violenza di genere. A un anno di distanza "ci sentiamo di fare questo accorato appello perché di fermi la violenza, tutta".

Francesco Donadoni