Il Comune di Bergamo toglie il patrocinio al Pride: “Manifestazione intollerante con Israele”

Gli organizzatori avevano vietato le bandiere israeliane. La decisione dopo alcuni fallimentari tentativi di mediazione. Le associazioni ebraiche: “Grave atto di antisemitismo”

Il pride del 2019 a Bergamo

Il pride del 2019 a Bergamo

Il Comune di Bergamo ha revocato il patrocinio che ormai da diversi anni concede al Pride in programma il prossimo 15 giugno in centro città. Una decisione motivata dal fatto che – spiega la Giunta – “l'associazione ha trasformato l'iniziativa da evento a favore dei diritti civili, contro ogni discriminazione delle libertà sessuali in una manifestazione a favore del popolo palestinese, caratterizzata da tratti di intolleranza che non possono essere accettati. La decisione è stata assunta a malincuore, dopo reiterati tentativi di riportare la manifestazione ai suoi contenuti originali”.

All'origine del dietrofront della Giunta un post social dell'associazione che organizza l'evento, nel quale si legge: “Bergamo Pride comunica che nella piazza del 15 giugno non saranno gradite né tollerate bandiere israeliane o inneggianti alla simbologia connessa allo stato di Israele”, con tanto di appello “all'immediato cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi, al riconoscimento dello stato di Palestina e alla risoluzione pacifica del conflitto”.

Il Comune aveva incontrato gli organizzatori, chiedendo di tornare su una posizione di maggiore equilibrio, ma ottenendo un diniego. Così oggi è stato revocato il patrocinio. Sul tema è intervenuta anche l'Associazione culturale Italia Israele di Bergamo, che si è detta "costretta a intervenire, visto il grave atto di intolleranza e di antisemitismo annunciato dagli organizzatori del Pride a Bergamo".