Pradalunga, scattano le perquisizioni anti-terrorismo

L'indagine che a Torino ha portato a un arresto. Al setaccio pc e telefoni di un italiano convertito

Halili Elmahdi, 23 anni, arrestato a Torino

Halili Elmahdi, 23 anni, arrestato a Torino

Pradalunga (Bergamo), 29 marzo 2018 - Sono arrivate anche in provincia di Bergamo, a Pradalunga, le indagini dell’operazione anti-terrorismo coordinata dalla procura piemontese. A Torino gli agenti hanno arrestato Halili Elmahdi, 23 anni, origini marocchine, ma naturalizzato italiano. L’accusa nei suoi confronti è pesante: partecipazione all’associazione terroristica dello stato islamico. Secondo gli inquirenti il 23enne avrebbe messo in piedi una rete composta da stranieri e italiani convertiti al fondamentalismo islamico. L’inchiesta è partita nel 2015, anno in cui il giovane residente a Lanzo finì coinvolto in un’inchiesta della Digos di Brescia, “Balkan Connection”, per poi patteggiare una condanna a due anni per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. Tra il 2014 e il 2015 aveva firmato un testo pro Isis dove spiegava che aveva deciso di scrivere il documento "per cercare di presentare in modo riassuntivo una realtà di cui si parla molto: lo Stato Islamico che tutti conoscono attraverso i media accusatori ma non tramite i media degli accusati". A seguire, un pdf di 64 pagine zeppe di grafici, interviste e spiegazioni che elogiavano la vita sotto l’Isis.

Oltre all'arresto di Elmahdi, la polizia ha effettuato tredici perquisizioni, anche nella Bergamasca. E le attenzioni si sono concentrate anche sul 30enne Icaro Masseroli, originario di Castione della Presolana, residente a Pradalunga, nome islamico Bilal: su di lui, che al momento non risulta indagato, ci sarebbero sospetti, in particolare per contatti via internet con predicatori jihadisti in Italia e all’estero. Anche con Elmahdi Halili. Gli uomini della Digos di Bergamo hanno perquisito l’abitazione del bergamasco, dove c’è il suo domicilio ufficiale. La polizia cercava soprattutto materiale informatico, per avere riscontri su possibili contatti con predicatori islamici, materiale che verrà analizzato.

Già da tempo il trentenne era finito al centro delle attenzioni della Digos e dei Ros dei carabinieri. Mediatore culturale per la Comunità Ruah, gli investigatori avevano messo gli occhi su di lui lavorando su un altro soggetto. Masseroli è cognato di Bledar Ibrahimi, espulso a marzo da Pozzo d’Adda. Il 30enne bergamasco ha sposato Ruxhina Ibrahimi, sorella di Bledar, pure lei musulmana e prima del matrimonio il bergamasco si è convertito.