
La polizia a piedi in centro a Bergamo per garantire più controlli ll servizio ha sede a Porta Nuova
Bergamo – L’obiettivo è quello di pattugliare le zone del centro cittadino di Bergamo - viale Papa Giovanni, via Bonomelli e via Paglia - di intessere relazioni con i commercianti e i residenti per prevenire episodi di criminalità. Il modello, che è ispirato alla polizia di prossimità di Scotland Yard, ha invece anche una mission indirizzata ai fenomeni e ai gruppi giovanili che hanno cambiato gli scenari di sicurezza negli ultimi anni. È stato presentato ieri il nuovo nucleo di polizia di prossimità appiedata (Pol.App) della polizia locale di Bergamo, servizio voluto dall’Amministrazione comunale per rendere più efficace il controllo del territorio e avvicinare ancor di più gli agenti ai cittadini rafforzando il dialogo e migliorando la percezione di sicurezza attraverso la presenza costante sul territorio.
La sede del nuovo nucleo è stata aperta appositamente ai Propilei di Porta Nuova, zona dove da tempo si muovono gruppi di giovani che infastidiscono passanti e commercianti, danno vita a violente risse tra opposte fazioni, in alcuni casi con la presenza di coltelli, compiono furti ai danni di negozi e studenti. Il nuovo nucleo, che è già operativo da martedì, è composto da due ufficiali, con un’elevata conoscenza del territorio, e da otto agenti, di cui quattro di nuova nomina e quattro con anzianità di servizio.
Saranno riconoscibili in quanto indossano una divisa con tuta operativa, basco, gilet ad alta visibilità. Sono dotati di strumenti come cinturone, pistola, manette, spray urticante e saranno in servizio dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19,30, e il sabato dalle 13,30 alle 19,30-20, con due pattuglie appiedate per turno. Presso la sede dei Propilei, inoltre, due agenti garantiranno l’apertura dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30) per ricevere esposti, la gestione delle attività del nucleo e l’elaborazione dei dati.
L’uso della tecnologia sarà centrale: gli agenti saranno dotati di smartphone per documentare le attività e, successivamente, di un’applicazione per monitorare i dati in tempo reale e ricevere segnalazioni dai cittadini. “Questo nuovo modello è stato pensato per creare un legame diretto con le forze dell’ordine”, il commento della sindaca Elena Carnevali.