Sanremo 2020, Salvini contro i Pinguini Tattici Nucleari. Gori ironizza: "Al rogo"

Fa discutere il testo 'Irene'. Il sindaco di Bergamo si schiera a favore della band di Pedrengo

I Pinguini Tattici Nucleari, una delle band protagoniste

I Pinguini Tattici Nucleari, una delle band protagoniste

Bergamo, 22 gennaio 2020 - Dopo il rapper Junior Cally anche la band bergamasca dei Pinguini Tattici Nucleari fa discutere per il testo di "Irene".

L'ennesima polemica è partita via via Twitter: “Questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia” e “Le mie mani Brigate Rosse accarezzano te che sei Aldo Moro”. Ma dove sono usciti i “Pinguini tattici nucleari?" si è chiesto e l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini, taggando il conduttore e critico musicale Red Ronnie, il primo a sollevare qualche perplessità sul gruppo di Pedrengo.

Immediata la replica del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. ''Anche i Pinguini Tattici al rogo!''', ha esordito l'esponente del Pd sul suo profilo Facebook  ''A pochi giorni dall'inizio del Festival - ha continuato - la band è finita nel mirino niente-po'-po'-di-meno che di Matteo Salvini per il testo di 'Irene', forse la loro canzone più nota. Ci aveva già pensato Red Ronnie a chiedere di farli 'scendere dal palco di Sanremo' per la stessa ragione''.  "Salvini, a ruota, ha postato oggi un tweet scandalizzato in cui si è chiesto: Ma da dove sono usciti i Pinguini Tattici Nucleari? - ha aggiunto Gori - Trattandosi di un gruppo bergamasco comprenderete che mi senta chiamato in causa. E che mi permetta quindi di prendere simpaticamente per le orecchie il mio vecchio amico Red Ronnie e quel bacchettone del capo della Lega. I Pinguini violenti? Ma non scherziamo! 'Irene' è una bella canzone d'amore, non la minaccia di sfregiatore pazzo o di un terrorista rosso. Siamo tutti contro la violenza, contro i maltrattamenti e i femminicidi, anche Salvini, credo, nonostante in un tweet sia riuscito a dire che 'donne violentate, stuprate e usate come 'oggetti' sono cose che si fanno a casa propria, non in diretta Rai''.

''Ma il punto è un altro - ha spiegato - da quando in qua l'arte (e il repertorio) si giudica col criterio della morale? Giustamente qualcuno ha osservato che a questa stregua si sarebbero dovuti bandire da tutti i palchi Vasco Rossi e Jimi Hendrix, due eroi di Red Ronnie, colpevoli per i versi very incorrect di 'Tutta colpa di Alfredo' e di 'Hey Joe', e Marco Masini per 'Bella stronza', o, aggiungo, allargando il tiro, vietare le proiezioni dei film di Kubrick per via di 'Arancia Meccanica', o proibire ogni rappresentazione di Shakespeare, per quanto il 'Tito Andronico' era alla sua epoca pieno di decapitazioni, stupri e mutilazioni di vario genere".  Gori ha concluso: "Che l'arte debba avere a che fare con l'etica, ha scritto stamattina Mattia Feltri è la classica superstizione di chi l'etica l'ha riposta in cantina. Forza Pinguini!''.