
Pierangelo Gusmini
Bergamo - I mancati lavori di ripristino del manto stradale sono all’origine della morte di Pierangelo Gusmini, il geometra di 50 anni, di Cologno al Serio, che con la sua bici da corsa era finito contro un muretto il 9 marzo 2013, mentre percorreva la Sp scendendo da Selvino ad Aviatico? Per la parte civile e l’accusa sì. Ieri al processo per omicidio colposo hanno parlato i due imputati, Paolo Ghilardi e Valter Cortinovis, due cantonieri che erano dipendenti della Provincia (citata come responsabile civile). I due sono accusati di non aver allertato la ditta appaltatrice dei lavori di pronto intervento per ripristinare due dislivelli che si erano formati nel manto stradale per via di alcuni lavori. E proprio in uno dei solchi era finito il ciclista.
Ghilardi (in servizio dal 2013) ha spiegato che lui era passato "il mercoledì, il giovedì e il venerdi (l’incidente è stato il sabato) in quel tratto di strada per vedere in che situazione fosse e non presentava delle anomalie. Anche perché se ci fossero state delle buche da riparare, saremmo stati allertati. Non solo, ci fossero stati incidenti ci avrebbero chiamato i carabinieri o i vigili del fuoco".
Mentre il suo collega Valter Cortinovis ha preferito rilasciare delle spontanee dichiarazioni. "Sapevo che per via dei lavori che erano stati fatti (da Telecom e Enel nel 2006 e 2012) e che erano già stati programmati lavori di intervento. Quell’anno (2013) aveva nevicato parecchie volte, era stato un inverno particolarmente rigido, comunque erano stati programmati lavori di ripristino con la primavera". Poi è stata la volta dell’ingegnere Matteo Centurelli, della Provincia. Per la parte civile (avvocato Francesco Menini che assiste la vedova Pierangela Maffeis) e l’accusa, quei lavori del 2006 avevano creato un deterioramento del manto stradale. L’ingegnere della Provincia ha ribadito di essere stato a conoscenza dei lavori che erano stati effettuati in quel tratto nel 2006 confermando che erano stati programmati gli interventi di rispristino. Ma secondo la parte civile le cose non sarebbero andate cosi. Prossima udienza il 9 maggio.