Morti in corsia a Piario, interrogazione al ministro Lorenzin

E' l'iniziativa presa dagli onorevoli del Gruppo Misto alla Camera Beatrice Brignone, Andrea Maestri, Luca Pastorino e Antonio Matarrelli per cercare di fare luce sulla bufera giudiziaria che ha investito il reparto di Medicina generale dell'ospedale "Locatelli" di MICHELE ANDREUCCI

L’ingresso del Locatelli di Piario

L’ingresso del Locatelli di Piario

Piario (Bergamo), 8 febbraio 2016 - Un'interrogazione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per sapere se "sia stato informato di quanto accaduto nei mesi scorsi presso l'ospedale di Piario" e per sapere "quali siano le iniziative di competenza che intende mettere sin da subito in atto per contribuire a fare chiarezza nella grave situazione creatasi, presso il citato ospedale". E' l'iniziativa presa dagli onorevoli del Gruppo Misto alla Camera Beatrice Brignone, Andrea Maestri, Luca Pastorino e Antonio Matarrelli (i primi tre ex Pd, l'ultimo ex Sel) per cercare di fare luce sulla bufera giudiziaria che ha investito il reparto di Medicina generale dell'ospedale "Locatelli" di Piario, il cui primario, Sergio Lazzaroni,è indagato per concorso colposo in omicidio preterintenzionale, insieme alla caposala e a otto medici.

Posizione diversa da quella dell'infermiera Anna Rinelli, iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale perchè avrebbe somministrato dosi di Valium a sei pazienti: stando alle contestazioni, non voleva uccidere, ma solo sedare i malati che assisteva durante il turno di notte. Lazzaroni e gli altri indagati, secondo l'ipotesi accusatoria, non avrebbero aiutato la Rinelli a somministrare il Valium, ma avrebbero potuto e forse dovuto controllarla, bloccarla. Intanto l'inchiesta, condotta dal pubblico ministero Carmen Pugliese, si avvia ad un punto fermo: verrà affidato l'incarico ai due medici legali, il professor Francesco De Ferrari e il professor Andrea Verzetti, dell'Università di Brescia, e al tossicologo Angelo Groppi, dell'istituto di medicina legale di Pavia, che avranno il compito di effettuare l'autopsia sui cinque corpi dei pazienti deceduti nel 2015 (uno è già stato cremato), alla ricerca di eventuali tracce di Valium o altri farmaci.

Quindi spetterà al pool di specialisti decidee il giorno in cui inizieranno gli accertamenti, che si svolgeranno all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. In teoria le esumazioni delle cinque salme potrebbero avvenire già domani o giovedì. Si tratta dei casi ritenuti più sospetti in base alle testimonianze raccolte e al quadro clinico. Quei pazienti, cioè, nella cui terapia il Valium non era previsto e che non avevano un quadro così disperato da fare immaginare un tracollo.

di MICHELE ANDREUCCI