Piano opere pubbliche più magro. Si investe sugli edifici storici

Bergamo, l’assessore di Palazzo Frizzoni, Marco Brembilla: "Le cose importanti ci sono . Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, con le risorse economiche che abbiamo a disposizione".

Piano opere pubbliche più magro. Si investe sugli edifici storici

Piano opere pubbliche più magro. Si investe sugli edifici storici

Un Piano molto diverso da quello del gennaio 2021, quando, dopo l’emergenza Covid, l’allora documento triennale (2021-2023) raccontava un rilancio della città, con investimenti per quasi 100 milioni di euro da parte dell’amministrazione comunale e un apporto dei privati di oltre 60 milioni. Oggi, invece, il nuovo Piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026 del Comune di Bergamo (Pop), fresco di approvazione in Giunta, vive un’altra stagione. È un Pop triennale da fine mandato (nel 2024 si vota per l’elezione del nuovo sindaco) che deve fare i conti con le risorse a disposizione. In tutto il nuovo Piano contiene 58.745.700 euro in opere pubbliche, di cui 30 milioni e 159mila euro sul 2024 (nel 2025 la voce prevista è di quasi 12,4 milioni, nel 2026 di 16,2 milioni). "Siamo riusciti a inserire qualche intervento interessante - spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Frizzoni, Marco Brembilla -. Le cose importanti ci sono, abbiamo dovuto fare di necessità virtù, con le risorse economiche disponibili". Per il 2024 si punta su interventi sugli edifici storici bisognosi di cure. Come il restauro della terrazza panoramica del chiostro di San Francesco e di piazza Angelini, delle colonne dei porticati del Lazzaretto. In programma anche interventi mirati sugli attraversamenti pedonali, con un focus sull’illuminazione, per una maggiore sicurezza. E ancora, la passerella di Boccaleone sopra la ferrovia (ferma da anni), il rifacimento di via Paglia e Bonomelli, con nuove aiuole e pavimentazione. Con il nuovo Pop si andranno a chiudere interventi già avviati: il secondo lotto sulla facciata della biblioteca Tiraboschi e l’ultima parte di lavori sulla vecchia Circoscrizione di via Furietti, oggi Cte, con locali per i servizi sociali e per l’ufficio decentrato dell’Anagrafe. Saranno impiegati 2 milioni per la piazza e il parcheggio davanti alla nuova Galleria d’arte moderna e 1,3 milioni per il rifacimento della facciata di Casa Suardi.

C’è poi la lista dei cosiddetti "desiderata", che la Giunta potrà concretizzare solo con l’arrivo di nuovi fondi: parcheggio multipiano in via Spino, sotto il piazzale del mercato, o la ripavimentazione in pietra dei marciapiedi, oggi in asfalto, lungo le Mura. Michele Andreucci