Per contrastare spaccio e degrado Bergamo chiude la scalinata

L’accesso diretto alla stazione di Bergamo verrà sbarrato da un muro. Unica soluzione individuata per arginare il fenomeno

Per diverso tempo è stata il punto di ritrovo di bivacchi e soprattutto di smercio di sostanze stupefacenti. Ma ora il Comune ha deciso, per arginare il fenomeno dello spaccio di droga nella zona della stazione ferroviaria, di chiudere la scalinata che separa via Bonomelli dallo scalo ferroviario. Tra poco i gradini spariranno del tutto. I lavori sono iniziati. Approvato nelle scorse settimane dalla Giunta comunale, il progetto che cambia look all’area punta ad alzare il livello di sicurezza intorno a piazzale Marconi. L’operazione, del valore di 98mila euro, prevede la sostituzione dei gradini con un muro di cinta, eliminando così l’accesso diretto alla stazione, il potenziamento dell’illuminazione pubblica, con il raddoppio dei lampioni, e l’eliminazione del vialetto tra via Bonomelli e l’ufficio turistico, passaggio che verrà sostituito con delle piantumazioni, in modo da allargare l’area verde intorno all’infopiont. "Siamo convinti della necessità di questo intervento - spiega il vicesindaco del Comune di Bergamo, Sergio Gandi -. Non sarà risolutivo di per sè, ma di certo contribuirà a mettere ordine nella zona e ad allontanare le cattive frequentazioni di piazzale Marconi". Col trascorrere del tempo, quella che è stata soprannominata “la scaletta dello spaccio“ di via Bonomelli, era diventata un luogo di transito poco sicuro, soprattutto nelle ore serali, al centro di diversi episodi di cronaca. La decisione di chiudere e arriva dopo una serie di tentativi messi in campo dall’amministrazione c per contrastare il degrado. La scelta del Comune non vede tutti d’accordo. Il centrodestra - Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Bergamo Ideale - contesta alla maggioranza l’intervento appena inviato: "I 98mila euro di risorse pubbliche per eliminare la scaletta sono una cifra eccessiva e non sufficiente a risolvere il problema della sicurezza attorno alla stazione". Michele Andreucci