REDAZIONE BERGAMO

Pedone ucciso. Cinque anni all’automobilista che lo investì

Guidava ubriaco e nonostante gli avessero tolto la patente

Pedone ucciso. Cinque anni all’automobilista che lo investì

GRAVEDONA ED UNITI (Como)

Giorgio Civetta, cameriere di 64 anni di Musso, era stato travolto e ucciso pochi minuti prima di mezzanotte del 22 gennaio di due anni fa, dall’auto guidata da Maicol Canton, istruttore di kite surf di 27 anni residente a Pordenone, che percorreva la statale Regina. Un omicidio colposo stradale per il quale ieri il conducente è stato condannato a 5 anni di reclusione, al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato davanti al Gup Walter Lietti, che ha accolto integralmente la richiesta del procuratore, Massimo Astori. A processo Canton è arrivato dopo un mancato consenso a un richiesta di patteggiamento a una pena inferiore ai tre anni. Ad aggravare la posizione di Canton, erano state le condizioni in cui si era messo alla guida della Subaru Impreza di proprietà del padre: era senza patente, che gli era stata revocata un anno e mezzo prima, era sotto effetto di alcol, con un tasso di 1.73 e di cannabis.

L’incidente era avvenuto a Consiglio di Rumo, all’altezza della curva all’intersezione con via Guasto, dove l’auto, che arrivava da Dongo, diretta verso nord a velocità superiore ai limiti, aveva sbandato invadendo la corsia opposta, e urtando Civetta sul marciapiede, che stava portando i sacchi nel cassonetto dopo aver terminato il turno di lavoro in pizzeria. L’urto violentissimo lo aveva scaraventato nel sottostante torrente Liro, causandogli numerose fratture, la rottura dell’aorta e un arresto cardiaco. Era morto sul colpo, mentre Canton scendeva dall’auto che si era fermata alcuni metri più avanti, e si avviava verso il torrente. Dopo un mese di carcere, a Canton erano stati concessi gli arresti domiciliati, poi revocati.

Paola Pioppi