
Sondrio – "Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 2.500 euro". È quanto rischiano ora i cinque giovani turisti francesi, in base all’articolo 518 del codice penale, sorpresi dai carabinieri forestali in Alta Valle a deturpare con scritte e scalfiture gli affreschi di un edificio sacro al centro di un importante restauro.
"Ai fini della loro tempestiva identificazione – dichiara Franco Claretti, direttore del Parco nazionale dello Stelvio – è stata decisiva la segnalazione da parte di un gruppo di escursionisti che li ha notati accampati in un punto della montagna del territorio comunale di Valdidentro, dove non è consentito allestire campeggi". "Avevano addirittura acceso un fuoco dentro l’antico luogo di culto medioevale – prosegue il direttore –. I danni al patrimonio sono ora da quantificare. Gli affreschi tornati in luce avrebbero dovuto essere studiati".
